Votazione cantonale

I sindaci contrari alle iniziative sulla cassa malati: «Un impatto da 20 milioni sui centri urbani ticinesi»

Le Città di Bellinzona, Chiasso, Locarno, Lugano e Mendrisio invitano i cittadini a respingere le iniziative in votazione popolare a livello cantonale il prossimo 28 settembre
©Chiara Zocchetti
Red. Online
03.09.2025 11:52

Le Città di Bellinzona, Chiasso, Locarno, Lugano e Mendrisio sono contrarie alle iniziative in votazione popolare a livello cantonale il prossimo 28 settembre che «causerebbero ulteriori riduzioni dei mezzi a disposizione dell’ente pubblico locale, con un impatto diretto sulla cittadinanza che sarebbe chiamata ad un aumento delle imposte e vedrebbe altresì ridotta la capacità dei comuni di proseguire nella politica di erogazione di importanti servizi alla propria collettività, come in quella degli investimenti nello sviluppo economico della propria regione». Lo si legge in una nota odierna, diffusa in seguito alla conferenza stampa dei sindaci dei centri ticinesi tenutasi questa mattina a Rivera, nella quale si evidenzia che: «Il prossimo 28 settembre le cittadine e i cittadini ticinesi saranno chiamati ad esprimersi su due temi che ruotano attorno all’annoso problema dell’incidenza dei premi dell’assicurazione malattia sulle economie domestiche nel nostro Cantone. Un tema sensibile, che ha dato origine – da un lato – all’iniziativa popolare legislativa del 29 agosto 2022 “Basta spennare il cittadino, cassa malati deducibile integralmente!” e successivamente all’iniziativa popolare legislativa generica del 15 dicembre 2022 “Esplosione premi di cassa malati: ora basta! (Iniziativa per il 10%)”».

«Entrambe le proposte - prosegue il comunicato - chiamano in causa l’ente pubblico e le sue finanze, e naturalmente, e in misura importante, ancora una volta (l’ennesima!), quelle dei Comuni. L’aumento delle deduzioni fiscali ammesse per il pagamento dei premi LAMal, che sarebbero integralmente deducibili dalla dichiarazione fiscale, avrà un effetto diretto anche sulle finanze comunali – oltre che su quelle cantonali – già a partire dal 2026. L’impatto sui soli centri urbani del Cantone – Bellinzona, Chiasso, Locarno, Lugano e Mendrisio – sarebbe di almeno 20 milioni di franchi; va da sé che un impatto proporzionalmente altrettanto importante si avrebbe anche per tutti gli altri comuni ticinesi. Tale ammanco corrisponde a 4-5 punti di moltiplicatore, che i comuni sarebbero costretti a rivedere al rialzo per compensare le significative perdite».

Nella nota si legge inoltre: «In alternativa o in combinazione con l’aumento del moltiplicatore d’imposta si imporrebbe una riduzione dei servizi comunali erogati in un momento in cui Città e Comuni sono chiamati a fornire nuove risposte a domande sempre più complesse e crescenti da parte della popolazione (scuole, servizi extra-scolastici, asili nido, servizi di aiuto domiciliare, case anziani, ecc.), senza parlare del contributo ai progetti di varie regioni del Cantone. Un periodo in cui proprio le Città cercano di fare da ruolo trainante nello sviluppo attribuito loro dalla politica cantonale anche attraverso le aggregazioni. Il venire meno di importanti risorse in questa fase storica indebolirebbe pertanto anche la capacità dei poli urbani di procedere con gli investimenti in progetti ritenuti strategici».

Stando ai sindaci: «L’iniziativa volta a limitare al 10% del reddito l’incidenza massima dei premi di cassa malati non mancherà di produrre a sua volta significative ricadute negative sui bilanci comunali per i noti e in questi anni sempre attuati processi di riversamento di oneri dal Cantone sui Comuni (rispettivamente sui cittadini dei Comuni). In questo caso il Cantone si vedrebbe infatti privato di circa 300 milioni di franchi di risorse finanziarie che andranno giocoforza controbilanciati con misure a carico di cittadini sia a livello cantonale che, appunto, tramite i Comuni. Per questi fondamentali e urgenti motivi i Municipi di Bellinzona, Chiasso, Locarno, Lugano e Mendrisio invitano le cittadine e i cittadini a respingere queste iniziative».

In questo articolo: