I Summit della Terra servono a qualcosa?

Dal 20 al 22 giugno si tiene a Rio la Conferenza ONU per lo sviluppo sostenibile
Federico Franchini
12.06.2012 06:00

RIO DE JANEIRO - Dal 20 al 22 giugno i Governi del mondo intero si ritroveranno a Rio de Janeiro per commemorare i vent?anni del Summit della Terra. La Conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile («Rio+20») permetterà alla comunità di Stati di valutare gli impegni presi vent?anni fa e di rinnovare l?impegno politico internazionale in materia di ambiente e sostenibilità. Quale bilancio si può trarre? Gli obiettivi prefissati a Rio nel1992 sono stati raggiunti? Lo sviluppo sostenibile è riuscito a garantire la tripla finalità – ambientale, economica e sociale – per il quale è stato prefigurato? Di fronte a questi importanti quesiti le posizioni divergono. Alcuni esperti si rifiutano di drammatizzare la situazione. Altri, come Dominique Bourg – filosofo, professore della facoltà di Scienze dell?ambiente dell?Università di Losanna che abbiamo intervistato – temono invece per il futuro dell?umanità e ci presentano una situazione piuttosto negativa e preoccupante. Professor Bourg, oggi si possono festeggiare vent?anni di sviluppo sostenibile?«No. Non vi è molto da festeggiare. Sia da un punto di vista socioeconomico che da un punto di vista ambientale la situazione è molto più grave rispetto a vent?anni fa. Gli obiettivi stabiliti a Rio nel 1992 non sono stati raggiunti. Per esempio, la biodiversità si sta degradando continuamente. Questo malgrado al summit del 1992 fu stabilita la Convenzione sulla diversità biologica. A Nagoya, in Giappone, nel 2010 durante la 10. conferenza delle parti di questa convenzione si è stati costretti ad affermare che nessun obiettivo essenziale era stato raggiunto...».