Terremoto

I video dei bambini estratti vivi dalle macerie

Arda Bulut è stato liberato grazie all'incessante lavoro congiunto di pompieri e polizia turca, a cui si è aggiunta tutta la popolazione sopravvissuta – Noor è spuntata tra polvere e detriti a Jindires, in Siria
© Reuters
Red. Online
07.02.2023 10:21

Sono immagini devastanti quelle che da ormai più di 24 ore arrivano da Turchia e Siria. La gente corre tra le macerie, alla ricerca di eventuali superstiti. È una corsa contro il tempo. Il bilancio di morti e feriti continua a crescere. L'ultimo parla di 3.419 vittime in Turchia e 1.598 in Siria. Il capo del servizio di protezione civile gestito dall'opposizione siriana afferma che centinaia di famiglie sono ancora intrappolate sotto le macerie. Secondo l'AP, l'ONU ritiene che in Siria a causa del sisma almeno 224 edifici nel nord-ovest del paese sono stati distrutti e almeno 325 sono stati danneggiati, compresi i magazzini degli aiuti nell'enclave che ospita milioni di sfollati, la maggior parte dei quali vive già in case semidistrutte.

Nella tragedia, fortunatamente arrivano anche notizie di casi di persone estratte vive dalle macerie. Il vicepresidente turco Fuat Oktay ha dichiarato che sono oltre 8.000 le persone salvate finora. La tv turca TRT Haber ha pubblicato su Twitter un filmato in cui si vede un ragazzino salvato nella zona di Malatya. Arda Bulut è stato liberato grazie all'incessante lavoro congiunto di pompieri e polizia turca, a cui si è aggiunta tutta la popolazione. «Ti ho già visto da qualche parte», dice teneramente il piccolo al milite che gli dà un bacio.

Le immagini sono emozionanti. Tra i video della Reuters, spunta anche Noor, una bimba estratta viva a Jindires, nel nord della Siria. «Noor, siamo qui. C'è anche il tuo papà. Parla con lui», le dice un soccorritore.

L'ANSA racconta pure di una donna e i suoi tre figli estratti vivi dalle macerie di un edificio crollato nel distretto Nizip di Gaziantep, nel Sud della Turchia, a 28 ore dal sisma.

Intanto, ieri anche la Svizzera si è mossa. E ha mandato sul posto 80 specialisti, 8 cani da ricerca e 18 tonnellate di materiale tramite la Catena svizzera di salvataggio. L'obiettivo è fornire un aiuto pratico ai soccorritori, cercare i dispersi, aiutare i feriti e le loro famiglie.

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