Svizzera

Il 28 settembre si voterà su due oggetti a livello federale

La popolazione dovrà decidere se accettare la nuova versione dell'identità elettronica (Id-e) e se autorizzare i Cantoni a tassare le residenze secondarie
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Ats
21.05.2025 12:25

In occasione delle prossime votazioni federali del 28 settembre, il popolo svizzero si pronuncerà su due oggetti. Dovrà decidere se accettare la nuova versione dell'identità elettronica (Id-e) e se autorizzare i Cantoni a tassare le residenze secondarie.

Per quanto concerne il decreto federale sull'imposta immobiliare cantonale sulle abitazioni secondarie, va ricordato che lo scorso dicembre il Parlamento ha deciso di abolire il valore locativo. Il provvedimento riguarda sia le residenze principali che quelle secondarie. Tuttavia, per i cantoni turistici ciò comporta una notevole perdita di entrate.

Per questo motivo le Camere hanno approvato un'imposta speciale sulle residenze secondarie ad uso personale. I cantoni sarebbero liberi di riscuoterla o meno. Questo cambiamento richiede una modifica della Costituzione con un referendum obbligatorio, approvato quindi sia dal popolo che dai cantoni.

Per quanto riguarda la Legge federale sul mezzo d'identificazione elettronico e altri mezzi di autenticazione elettronici (Legge sull'Id-e), sono almeno tre i raggruppamenti che hanno lanciato il referendum. Gratuita e facoltativa, la nuova Id-e consente di richiedere su Internet un estratto del casellario giudiziario, una patente di guida o di dimostrare la propria età al momento dell'acquisto di alcolici. Dovrebbe entrare in vigore al più presto nel 2026.

In una nota si precisa che la votazione popolare del 28 settembre sarà la prima con schede di voto in cui le domande saranno anche in romancio. Su richiesta del governo dei Grigioni, la Confederazione realizzerà in futuro schede di voto trilingui (tedesco, romancio e italiano), come già consuetudine nei Grigioni per le votazioni cantonali.