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«Il blackout delle comunicazioni impedisce di distribuire aiuti a Gaza»

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Ats
18.12.2023 14:58

«Il blackout totale delle comunicazioni per quattro giorni ha reso quasi impossibile la distribuzione degli aiuti nella Striscia di Gaza», secondo quanto denuncia in un comunicato l'organizzazione umanitaria Save the Children, che chiede alla comunità internazionale di «garantire un cessate il fuoco immediato e definitivo e al governo di Israele di rimuovere gli ostacoli che hanno reso quasi impossibile una risposta umanitaria adeguata».

«Il quinto e più lungo blackout delle comunicazioni nella Striscia di Gaza dagli attacchi del 7 ottobre, si traduce nell'impossibilità di distribuire gli aiuti a più di un milione di persone oltre la zona di Rafah al confine tra Gaza e l'Egitto», scrive Save the Children.

Il blackout è dovuto a «danni importanti alle infrastrutture» e dopo le riparazioni «le comunicazioni stanno lentamente riprendendo», scrive l'ong. «Tuttavia, quattro giorni senza reti telefoniche funzionanti e la rete internet hanno lasciato le organizzazioni umanitarie come Save the Children incapaci di coordinare la consegna degli aiuti oltre il valico di Rafah verso Gaza o di garantire, da parte delle forze israeliane, la sicurezza necessarie per far arrivare gli aiuti e far spostare lo staff lungo la Striscia. Anche l'Onu - prosegue la nota - ha riferito di una ridotta capacità di far fronte alla situazione umanitaria a causa del blackout.

Rafah attualmente ospita fino a 600'000 persone sfollate a causa degli attacchi aerei, delle operazioni di terra e delle direttive militari israeliane diramate dal 5 dicembre».