Berna

Il cancelliere della Confederazione Walter Thurnherr si dimette

Eletto nel dicembre 2015, il 60.enne non si ripresenterà in dicembre per un nuovo mandato
© MONIKA FLUECKIGER/BUNDESKANZLEI
Ats
16.08.2023 13:34

(Aggiornato) Il cancelliere della Confederazione Walter Thurnherr ha annunciato oggi le sue dimissioni. Eletto nel 2015, il 60.enne argoviese non si ripresenterà in dicembre per un nuovo mandato. Lo ha detto lui stesso in una conferenza stampa.

L'ultima legislatura è stata la «peggiore» dalla fine della Seconda guerra mondiale. Le crisi che si sono succedute hanno provocato molte tensioni, ha ammesso Thurnherr davanti ai media. «Ma l'ambiente in seno al Consiglio federale è stato sempre positivo», ha aggiunto.

«Ho apprezzato la mia funzione di cancelliere», e il lavoro con il Governo e il Parlamento. «Sono nell'amministrazione federale dagli anni 1990, è giunto il momento di passare ad altre cose», ha proseguito l'attuale cancelliere federale.

Thurnherr, nato nel 1963 a Muri (AG) ed esponente del PPD (ora Alleanza del Centro), vanta una lunga esperienza in diplomazia e nell'amministrazione federale. È stato tra l'altro collaboratore degli ex consiglieri federali Flavio Cotti e Joseph Deiss.

Prima di ricoprire la carica di cancelliere, ha ricoperto quelle di segretario generale del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), dell'allora Dipartimento federale dell'economia (DFE, ora DEFR), nonché del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC).

«Sarà un cancelliere competente e leale, capace di superare le frontiere linguistiche», aveva sostenuto l'allora capo del gruppo parlamentare del PPD Filippo Lombardi presentando la candidatura di Thurnherr all'Assemblea federale il 9 dicembre del 2015. Era poi stato eletto cancelliere con 230 voti su 234 schede valide.

Nel dicembre del 2019 era stato riconfermato con 219 su 224 schede valide. Come tutto il collegio governativo, Thurnherr ha poi dovuto gestire la crisi del coronavirus, nonché le conseguenze della guerra in Ucraina e dell'acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS. «Gli ultimi anni, con in particolare la pandemia, sono stati intensi», ha ancora ammesso.

Sul sito internet dell'amministrazione federale, Thurnherr ha indicato di «non vedersi come l'ottavo consigliere federale, ma piuttosto come il primo dei funzionari». «Il mio potere è limitato, anche se posso comunque esercitare una certa influenza. Posso mediare, dirigere, coordinare e fare proposte», ha aggiunto.

E oggi davanti ai media ha ribadito che il cancelliere della Confederazione deve limitarsi a suggestioni sulla coerenza e la comunicazione governativa, a rendere attento l'esecutivo su eventuali rischi.

Thurnherr si augura che il suo successore - che sarà rieletto il prossimo 13 dicembre assieme al successore del consigliere federale Alain Berset - abbia buone conoscenze dell'amministrazione e dei processi politici federali. Inoltre, il futuro cancelliere dovrebbe avere capacità di leadership, essere plurilingue e avere tempo per dedicarsi ai vari dossier.

Quanto al suo futuro, Thurnherr ha detto di non avere ancora nessuna idea di quello che farà. Prima di pensare all'avvenire, l'attuale cancelliere vuole terminare bene il suo lavoro, in particolare per quanto riguarda la pianificazione delle elezioni, della prossima legislatura e di diverse strategie e progetti futuri.

Le reazioni

I partiti politici hanno reagito tessendo lodi, ma anche avanzando ambizioni, all'annuncio odierno delle dimissioni del cancelliere della Confederazione Walter Thurnherr. A mettere le mani avanti è in particolare l'UDC, che rivendica l'incarico.

Il più grande partito svizzero non ha mai fornito un cancelliere, scrive il capo del gruppo democentrista alle Camere Thomas Aeschi su X (ex Twitter), facendo riferimento alla fallita candidatura per questo posto di Nathalie Falcone-Goumaz nel 2007, quando fu eletta la grigionese Corina Casanova, dell'allora PPD, attuale Alleanza del Centro.

Per il presidente del PLR Thierry Burkart, Thurnherr è un cancelliere eccellente e una voce importante (consultiva) in Consiglio federale. Il consigliere agli Stati argoviese lo ringrazia per il servizio reso alla Svizzera e per la buona collaborazione. Il PLR valuterà la scelta del successore nel contesto del profilo professionale e delle elezioni per il rinnovo generale del Consiglio federale, si legge su X.

Thurnherr raccoglie gli omaggi anche dell'Alleanza del Centro, che in una nota parla di un uomo di dialogo, ascolto e mediazione. Nella riunione di fine mese, il gruppo parlamentare valuterà come procedere. Per l'Alleanza del Centro, è chiaro che la carica di Cancelliere federale dovrebbe andare a una personalità integrativa che si impegni a combattere la crescente polarizzazione della società, afferma il capo del gruppo parlamentare Philipp Matthias Bregy (VS), citato nella nota. I candidati dovranno lavorare per proteggere il funzionamento delle istituzioni e la democrazia diretta, come Thurnherr ha sempre dimostrato, prosegue il partito.