Il cardinale Abril vigilerà sullo Ior

Lo spagnolo succede a Bertone - L'organigramma è così completato
Red. Online
04.03.2014 20:40

CITTÀ DEL VATICANO - Lo Ior, la "banca" vaticana, ha ora anche il nuovo presidente della sua Commissione cardinalizia di vigilanza. Si tratta dello spagnolo Santos Abril y Castelló, 78 anni, dal novembre 2011 arciprete della basilica papale di Santa Maria Maggiore, eletto oggi presidente durante la riunione dell'organo di supervisione dello Ior. Il card. Abril succede nella carica al cardinale Tarcisio Bertone, l'ex segretario di Stato di cui peraltro è stato anche vice camerlengo, uscito dalla Commissione cardinalizia lo scorso 15 gennaio, quando papa Francesco l'ha rinnovata per quattro dei suoi cinque componenti.

Si completa così, per il quinquennio, l'organigramma dello Ior, in attesa comunque che il "forziere" vaticano sia sottoposto alla riforma secondo il volere di Bergoglio e le valutazioni della Commissione referente nominata "ad hoc" e del "consiglio degli otto" cardinali che assistono il Pontefice nei progetti di revisione delle strutture e dei dicasteri d'Oltretevere. Gli altri membri della Commissione di porporati, oltre ad Abril y Castelló, sono i cardinali Thomas Christopher Collins, arcivescovo di Toronto, Pietro Parolin, segretario di Stato, Christoph Schönborn, arcivescovo di Vienna, e Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo interreligioso, l'unico presente anche nel precedente mandato.

La Commissione cardinalizia "è convocata dal cardinale presidente almeno due volte l'anno - ha ricordato oggi la sala stampa vaticana -. Essa esamina le relazioni sui principali processi di business e la strategia generale, presentate dal presidente del Consiglio di Sovrintendenza", che da un anno è il tedesco Ernst von Freyberg. Infine, "essa vigila sulla fedeltà alle disposizioni statutarie e nomina i membri del Consiglio di Sovrintendenza".

Ma al di là delle caselle della governance, ora tutte riempite, le attese in Vaticano sono su quale forma dovrà prendere l'Istituto finanziario, mentre già l'opera di riforma avviata con decisione da papa Francesco ha preso l'avvio proprio dalle strutture economiche, con la creazione della Segreteria per l'Economia, vero "super-ministero delle Finanze", affidata al cardinale australiano George Pell, uno dei componenti del "C8". Pell sarà affiancato da un consiglio di 15 tra ecclesiastici e laici - gli esperti esterni entreranno quindi in forze nelle funzioni di indirizzo e coordinamento delle attività finanziarie vaticane - mentre a sorpresa ieri Bergoglio ha nominato il suo segretario particolare, il maltese don Alfred Xuereb, numero due del super-dicastero in veste di prelato segretario generale. Accantonando altri nomi che si ritenevano piazzatissimi per quell'incarico, il Papa vi ha voluto il suo uomo più fidato, che già aveva posto come suo delegato in entrambe le commissioni di studio, sia sullo Ior che sui dicasteri economici.

In attesa del resto dei componenti e degli statuti della Segreteria, che ne definiranno con precisione le competenze, va avanti la riflessione sul riassetto dei singoli dicasteri che verranno coordinati dalla stessa Segreteria, quindi l'Apsa (Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica), che conserverà le funzioni di "banca centrale" del Vaticano, la Prefettura degli Affari economici, che dovrebbe perdere in ogni caso le sue funzioni di "indirizzo", lo stesso Governatorato. Accorpamenti di competenze sono attesi per le funzioni bancarie - ora in capo sia allo Ior che all'Apsa - e per le gestioni immobiliari, ora suddivise tra la stessa Apsa, Propaganda Fide e in piccola parte lo Ior.

Fondamentale, infine, in relazione alla trasparenza finanziaria e alle prassi antiriciclaggio su cui il Vaticano ha molto lavorato, la funzione di vigilanza, anche "prudenziale", che resterà all'Aif, Authority che di recente ha vissuto alcuni scossoni, con l'uscita del cardinale presidente Attilio Nicora, sostituto "ad interim" da mons. Giorgio Corbellini, giurista, già presidente dell'Ufficio del lavoro della Sede apostolica e della commissione disciplinare della Curia romana.