Il Centro: Philipp Matthias Bregy nuovo presidente

Il consigliere nazionale vallesano Philipp Matthias Bregy è il nuovo presidente del Centro. I delegati del partito, riuniti in assemblea a Berna, lo hanno eletto oggi quale successore dello zughese Gerhard Pfister.
Il 46.enne era l'unico candidato alla massima carica del partito. Avvocato e padre di due figli, Bregy è in Consiglio nazionale dal 2019, ed è capo del gruppo parlamentare del Centro alle Camere dalla metà del 2021.
Nel suo discorso di insediamento, Bregy ha dichiarato di voler proseguire sulla strada tracciata da Pfister e di voler portare il Centro ad essere una formazione ancora più costruttiva e solida. Ha poi aggiunto che la sua presidenza sarà «aperta, diretta e disponibile al dialogo».
Nel suo discorso di commiato, Pfister ha da parte sua sottolineato l'importanza di aver un Centro politico forte, tanto più che anche in Svizzera la polarizzazione è in aumento. «Stiamo contrastando questo fenomeno con una politica di dialogo e di rispetto», ha rilevato.
A rendergli omaggio è salita sul palco l'ex consigliera federale Doris Leuthard, che lo ha definito «l'uomo giusto al momento giusto». Pfister era stato eletto presidente dell'allora PPD nel 2016. La fusione con il PBD, per formare quello che è oggi il Centro, era avvenuta nel 2021. Secondo Leuthard, Pfister ha riallineato strategicamente il partito aprendolo a nuovi gruppi di elettori.
Sarà ricordato come il presidente che ha mostrato la necessaria lungimiranza strategica, la profondità intellettuale e il coraggio politico nel momento decisivo. Oggi il Centro è «un partito senza orientamento populista, ma con i piedi per terra, che punta alle soluzioni e non divisivo», ha aggiunto l'ex ministra.
I delegati si sono in seguito espressi sull'iniziativa delle Donne PLR «Per un'imposizione individuale a prescindere dallo stato civile (Iniziativa per imposte eque)», raccomandandone la bocciatura, quasi all'unanimità. Secondo la maggioranza, la tassazione individuale non eliminerebbe in alcun modo la penalizzazione fiscale dovuta al matrimonio. Al contrario, porterebbe a nuove ingiustizie e creerebbe un mostro burocratico.
Anche il controprogetto indiretto accolto dal parlamento nella sessione estiva non ha convinto. «Non siamo un partito referendario, ma ora lo stiamo diventando», ha dichiarato Pirmin Bischof, consigliere agli Stati solettese. Con un solo voto contrario, i delegati hanno pertanto votato a favore del lancio di un referendum insieme all'UDC e al PEV.
I delegati si sono infine chiaramente opposti anche all'iniziativa della Gioventù socialista (GISO) «Per una politica climatica sociale finanziata in modo fiscalmente equo (Iniziativa per il futuro)». Il testo è stato approvato da una sola persona - su quasi 300 - con qualche astensione.