Il Comune si «riappropria» dell'ex casa per anziani

La sua destinazione futura non è ancora stata decisa in via definitiva, ma la ferma volontà è quella di valorizzarlo in virtù del valore storico e culturale che assume per la comunità locale. Ci riferiamo all’edificio nel nucleo di Someo che fino a qualche tempo fa ospitava la casa per anziani. Un immobile «per la cui preservazione l’ente pubblico negli anni ha fatto fronte a spese milionarie e che anche in futuro dovrà rimanere annoverato tra i beni di proprietà comunale», annota l’Esecutivo di Maggia nel messaggio con il quale sottopone al Legislativo la proposta del trapasso di proprietà dell’ex casa per anziani dalla Fondazione Vallemaggia al Comune. Si tratta in pratica di un ritorno al passato. L’edificio era infatti già di proprietà dell’allora Comune di Someo. Nel 2003 venne però ceduto alla Fondazione Vallemaggia: un passo che rappresentava l’unica possibilità reale di tenere ancora in esercizio la casa per anziani. «Il Municipio ed in seguito il Consiglio comunale – si legge ancora nel messaggio che verrà discusso nella seduta del Legislativo convocata per il 27 marzo – avevano valutato che il mantenimento di questa struttura e dei relativi posti di lavoro giustificavano ampiamente una cessione a titolo gratuito alla Fondazione Vallemaggia».
Non più a norma
Ora però la casa per anziani di Someo ha cessato l’attività poiché l’immobile che la ospitava non è più a norma e, nell’ambito dell’attuale pianificazione ospedaliera cantonale, non si prevede lo stanziamento per rendere di nuovo adeguate piccole strutture di questo tipo. Per ovviare alla chiusura della vetusta ed oramai inadeguata struttura si è deciso di innalzare di due piani la Residenza delle Betulle di Cevio (l’ex ospedale), recuperando così i 14 posti persi a Someo ai quali se ne aggiungeranno altrettanti per coprire le esigenze immediate e future di tutta la valle.
Mutui e prestiti
Proprio per tutelarsi verso una possibile cessazione dell’attività socio-sanitaria, nel contratto di cessione sottoscritto vent’anni fa era stata inserita la condizione ben precisa: nel caso quell’eventualità diventasse concreta, come in effetti è avvenuto, la Fondazione Vallemaggia si impegnava a restituire gratuitamente al Comune i fondi che costituiscono l’ex casa anziani, il giardino ed i piazzali annessi. Ecco che questa condizione va ora ossequiata. «Resta inteso – precisa il Municipio – che con la riacquisizione dello stabile il Comune subentrerà anche nei debiti residui che ancora gravano sull’immobile». Nel concreto si tratta di prestiti LIM cantonali e federali per complessivi 6.200 franchi e del mutuo bancario ammontante a 153.000 franchi. I costi del trapasso, inoltre, saranno presi a carico del Comune. La destinazione futura dello storico edificio, come detto, non è ancora stata decisa in via definitiva. Un’idea comunque il Municipio ce l’ha. Ma per il momento preferisce non svelarla. «Stiamo approfondendo a livello giuridico se la nostra idea rispetta le condizioni poste nel lontano 1925 quando gli eredi del proprietario posero all’allora Comune di Someo nell’atto di donazione dell’edificio» spiega al CdT il sindaco Andrea Sartori. Ad ogni buon conto, in considerazione sia del suo valore storico e culturale sia delle spese milionarie investite dall’ente pubblico per la sua preservazione, l’immobile «dovrà anche in futuro rimanere annoverato tra i beni di proprietà comunale» recita ancora il messaggio municipale.
Si riordinano gli archivi
Nella seduta del 27 marzo il Legislativo di Maggia sarà chiamato a decidere anche su un credito di 80.000 franchi per completare il riordino degli archivi comunali. La documentazione fino alla nascita del nuovo Comune, avvenuta nel 2004, sono già stati catalogati. Ora tocca al riordino di tutti quelli prodotti dopo l’aggregazione.