Ticino

Il Consiglio di Stato chiede modifiche al pacchetto di accordi Svizzera-UE

Nella presa di posizione trasmessa a Berna, il Governo ticinese accoglie positivamente l’attuale proposta ma sollecita correttivi su clausola di salvaguardia, compensazioni interne e ruolo dei Cantoni
©Gabriele Putzu
Red. Online
29.10.2025 15:05

Il Consiglio di Stato ha trasmesso oggi la propria presa di posizione al Consiglio federale in merito al pacchetto di accordi di «stabilizzazione e sviluppo delle relazioni Svizzera-UE» e alla relativa legislazione interna di attuazione. Il Governo ha richiesto l’adozione di modifiche considerate d’importanza sostanziale per il Cantone Ticino. Il Consiglio di Stato ha inoltre ribadito la propria posizione sulla necessità di un referendum obbligatorio con la doppia maggioranza di popolo e Cantoni.

Il Governo ha precisato oggi la propria posizione in merito al pacchetto di accordi di «stabilizzazione e sviluppo delle relazioni Svizzera-UE» nell’ambito della consultazione avviata dal Consiglio federale. Questa presa di posizione fa seguito a quelle formulate all’attenzione della Conferenza dei Governi cantonali (CdC), la cui posizione è stata resa nota la scorsa settimana.  

In generale, il Consiglio di Stato ribadisce di accogliere positivamente il fatto che l’attuale pacchetto negoziale costituisca un miglioramento rispetto alla precedente proposta (Accordo istituzionale del 2018). Il Consiglio di Stato ritiene però imprescindibile intervenire su alcuni aspetti specifici che tengano conto delle peculiarità di alcune realtà come quella ticinese. Il Governo chiede anzitutto una modifica della legislazione d’attuazione per quanto concerne lo strumento della clausola di salvaguardia affinché i criteri per la sua attuazione siano applicabili anche su base cantonale e regionale, e sottolinea la necessità di maggiori chiarimenti e un rafforzamento del ruolo dei Cantoni in merito all’iter procedurale interno per l’integrazione del diritto europeo. Secondariamente, andranno previste adeguate misure di compensazione interna per i Cantoni maggiormente esposti agli effetti negativi della libera circolazione. Infine, dovranno essere garantiti alcuni chiarimenti e maggiori garanzie nell’ambito dell’accordo sull’energia elettrica.  

Il Consiglio di Stato potrà pronunciarsi a favore del pacchetto «stabilizzazione e sviluppo delle relazioni Svizzera-UE» nel suo complesso solo a fronte di sensibili miglioramenti, così come richiesti nella presa di posizione, che considerano anche le ripercussioni degli accordi sul Cantone Ticino.    

In aggiunta, il Consiglio di Stato ha ribadito la propria posizione in merito alla necessità di sottoporre il pacchetto di accordi a referendum obbligatorio, che presuppone la maggioranza di popolazione e Cantoni per essere approvato.  

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