Il cruciverba con le soluzioni? Ecco perché

di MATTIA BERTOLDI - Va bene, l'avete notato. E anche se non l'avete notato, ve lo diciamo noi: il cruciverba del Corriere del Ticino di ieri è stato pubblicato a pagina 33 con i riquadri già completati, la soluzione servita su un piatto. Un errore che è stato ripreso dai lettori e dai media, complice il passaparola. E questo a poche ore dalla gaffe di Leggo, giornale gratuito italiano che mercoledì mattina è stato distribuito con una pagina di sport incompleta: al posto del titolo su Paul Pogba, campione della Juventus, è apparsa la scritta di lavoro "pezzone sulla rubentus", occhiello e sottotitolo assenti. Non ci saremo guadagnati l'inimicizia dei tifosi bianconeri, ma qualche borbottio da parte degli amanti dell'enigmistica temiamo di averlo sollevato. Ci immaginiamo il lettore che per una volta sapeva chi "ha progettato l'edificio della Banca del Gottardo a Lugano" (Mario Botta) o a cosa si riferisse l'autore dello schema al 41 orizzontale, "il Grande Spirito dei Pellirosse" (Manitu), e voleva sfoggiare la propria intelligenza davanti al vicino di scrivania o ai parenti. E non ha potuto farlo.
Ma perché è stato pubblicato un cruciverba già completato?
Potremmo inventarci la scusa della mossa di marketing (poche volte le nostre pagine sono state condivise in maniera così ampia sulle reti sociali) o avanzare la tesi che abbiamo voluto accorciare la distanza tra il giornale e il lettore, arrivando al punto di suggerirgli le risposte in nome di un servizio il più completo possibile. Ma non vogliamo farlo.
Perché quando ci sono degli sgarri (12 orizzontale: sbagli, errori) è giusto evitare di far finta di niente e girare eretti (38 orizzontale: impettiti o edificati), come se nulla fosse. Non servono falsità (14 orizzontale: doppiezza, ipocrisia), inutile sparare scuse a nastro (7 verticale: è rosa se nasce Rosa) non ci vogliono luoghi comuni triti (8 verticale: macinati finemente) e ritriti. Insomma, non vogliamo fornire il solito refrain (35 orizzontale: ritornello) che ascoltiamo sempre da persone che compiono errori e non lo vogliono ammettere – anzi, arrivano al punto di scaricare le colpe.
Certo, le critiche possono essere feroci (28 verticale: crudeli e sanguinari) – specie di questi tempi – e tal volta qualcuno arriva a toccare dei veri e propri picchi d'ira (16 verticale: un vizio capitale). La vita sembra avara (4 verticale: più che parsimoniosa) di soddisfazioni, se al primo errore (seppur clamoroso) si viene spernacchiati così. Non per questo, però, bisogna avere fifa (13 orizzontale: paura matta) sul posto di lavoro ma affrontare l'errore con fierezza quasi incauta, qualcosa di avvicinabile alla gioia (40 orizzontale: sentimento che fa... saltare). Capita a tutti di andare in oca (29 orizzontale: madre di papere), di tanto in tanto. Solo chi fa, sbaglia. E chi sbaglia, impara. Si chiama progredire (33 orizzontale: crescere, migliorare).
La morale (1 orizzontale: ogni favola ne ha una) di questa storia?
Suvvia, ci pare ovvio. Anche senza la soluzione.