«Il futuro di Gaza non passa per il controllo di un Paese terzo»

L'avvenire di Gaza passa per «un futuro Stato palestinese» e non dal controllo «di un Paese terzo»: lo si legge in una nota del Quai d'Orsay, secondo il quale la Francia «ribadisce la sua contrarietà a qualsiasi trasferimento forzato della popolazione palestinese di Gaza, che rappresenterebbe una violazione grave del diritto internazionale, un attacco alle aspirazioni legittime dei palestinesi, ma anche un forte ostacolo alla soluzione a due stati e un fattore di destabilizzazione per i nostri partner vicini che sono l'Egitto e la Giordania, oltre che l'insieme della regione».
Di parere letteralmente opposto il ministro delle Finanze israeliano di estrema destra Bezalel Smotrich, che ha promesso di fare di tutto per «seppellire definitivamente» l'idea di uno Stato palestinese, all'indomani dell'annuncio da parte di Donald Trump di un piano per l'occupazione americana di Gaza.
«Il piano presentato ieri dal presidente Trump è la vera risposta al 7 ottobre», ha affermato Smotrich, riferendosi all'attacco di Hamas contro Israele che ha scatenato la guerra. «Ora lavoreremo per seppellire definitivamente (...) la pericolosa idea di uno Stato palestinese», ha aggiunto sul suo account Telegram.