L'iniziativa

Il Gambarogno si arricchisce con un «Habitat» tinto di verde

Elia Frapolli e la moglie Adriana inaugurano a Piazzogna la struttura ricettiva dei loro sogni, oltre il classico hotel - Il concetto ha ottenuto l’Innovation Award di settore - Fabio Bonetti: «Si tratta di un ottimo spunto per le aree extraurbane»
Elia Frapolli, promotore di «Habitat Lago Maggiore», 44 anni; sullo sfondo, l'interno di una delle camere e, in primo piano, l'esterno di uno dei moduli indipendenti e immersi nel verde, che offrono un panorama del lago e delle valli attorno a Locarno
Jona Mantovan
24.05.2025 06:00

Il Gambarogno ora può vantare un nuovo «ecosistema»: si chiama «Habitat Lago Maggiore» ed è stato inaugurato venerdì a Piazzogna. Si tratta di una struttura ricettiva che Elia e Adriana Frapolli stavano immaginando da tempo. «Un lustro fa abbiamo avuto il primo appuntamento con l’architetto. E, dopo un anno di cantiere, siamo qui, pronti per aprire agli ospiti», racconta con un filo di commozione il 44.enne, da sempre legato al mondo del turismo, prima come direttore dell’ente a livello ticinese, poi come consulente.

«Devo ancora abituarmi all’idea di avere un nuovo “cappello”, questa volta da albergatore, ma eccomi qui», dice sorridente al Corriere del Ticino mostrando l’innovativa struttura: «Vogliamo andare oltre il classico hotel. Ogni ‘camera’ è una piccola casetta a sé, immersa nel verde e separata dalle altre», dice entrando nella sua favorita, la numero quattro (delle sei totali), collegata al sentiero principale da una passerella in legno.

Materiali naturali

All’interno come all’esterno, traspare la cura per i dettagli: i materiali naturali, la mini cucina a scomparsa, il letto sospeso, «come un tappeto volante sul panorama di Locarno e dintorni». Una visione che si apprezza appieno grazie alla parete di vetro che dà verso nord e, soprattutto, alla terrazza esterna, arricchita da sedie sdraio dal profilo moderno e da una vasca idromassaggio. «È stato molto impegnativo, ma alla fine ce l’abbiamo fatta e questa sarà anche l’abitazione della nostra famiglia», spiega con soddisfazione la compagna, che di formazione è fisioterapista.

Un progetto, molti sostenitori

«Ha iniziato a prendere forma quando stava per nascere la nostra terza figlia». Una data, ricorda la 43.enne, coincisa poi con la firma delle carte e l’acquisto del terreno. Il progetto - costato qualche milione, a occhio dai quattro ai cinque - oltre ad aver ottenuto nel 2022 un premio di settore come miglior concetto (l’Hotel Innovation Award), è sostenuto dal Cantone, dalla Società di credito alberghiero e dall’Aiuto alla montagna. Alla cerimonia di avvio delle attività hanno preso la parola i vari attori coinvolti nell’impresa: dal sindaco Gianluigi Della Santa al progettista Christian Rivola, dell’atelier Ribo+, passando per Barbara Conrad, dell’Ufficio per lo sviluppo economico, e i costruttori Enzo Pagano e Massimo Ferrari.

Devo ancora abituarmi all’idea di avere un nuovo «cappello» da albergatore, ma eccomi qui
Elia Frapolli, consulente turistico e ideatore di «Habitat», 44 anni

Guardare al futuro

Al momento formale è intervenuto anche il direttore dell’ente turistico di Ascona e Locarno, Fabio Bonetti: «È un’idea che guarda al futuro e tiene conto delle aspettative della nuova clientela, che sta emergendo grazie a piattaforme digitali di condivisione degli alloggi», dichiara.

Una strada per lo sviluppo

«Credo sia un ottimo spunto per le zone extraurbane, come per esempio le valli più discoste. Mi auguro che siano sviluppate situazioni simili, non uguali, ma adattate a seconda del luogo, con la stessa filosofia che abbiamo visto applicata qui da Frapolli, promuovendo uno sviluppo sostenibile e rivolto al miglioramento della qualità della vita», conclude il 59.enne.

Correlati