Meteo

Il gelo di maggio mette a dura prova la produzione ortofrutticola

Gli agricoltori ticinesi più fortunati rispetto ai loro colleghi del resto della Svizzera
Foto Chiara Zocchetti
Ats
06.05.2019 12:30

BERNA - Ondata di freddo in Svizzera: dopo il maltempo, che ha interessato anche il Ticino, le temperature si sono abbassate considerevolmente. A Berna il termometro è arrivato fino a -7,7 gradi. Lo strato gelato che si è formato nel terreno potrebbe mettere in difficoltà gli agricoltori. Temperature sotto lo zero si sono registrate in diverse zone della Confederazione, da Sion con -6,5 gradi) a Payerne con -5,5 da Grono e Stabio con -1,8°. Ulteriori notti di gran freddo sono previste anche nel corso di questa settimana appena iniziata.

Il gelo ha interessato soprattutto il terreno, con temperature in negativo fino a due metri di profondità che rischiano di compromettere il raccolto degli alberi da frutto. A Berna-Belpmoos, ad esempio, il terreno a 2 metri di profondità registrava -4°. Meno grave la situazione nei pressi dell’aeroporto di Zurigo (-1,5°) e meglio a Ginevra e Basilea (-0,2 gradi) e soprattutto in Ticino: grazie al favonio da nord, a Lugano la temperatura nel terreno era pari a 9,3 gradi. Agli agricoltori ticinesi è dunque andata relativamente meglio, rispetto a quelli del resto della Svizzera.

Il gelo mette in pericolo soprattutto la produzione degli asparagi verdi, indica Markus Waber, dell’Unione svizzera produttori di verdura. Finora non ci sono state segnalazioni da parte dei produttori, aggiunge Waber, rilevando tuttavia che le oscillazioni meteorologiche non sono una novità per gli agricoltori.

A maggio la fioritura di molte piante è già finita, dunque il danno non è così elevato. In Vallese i frutticoltori sono potuti correre ai ripari con irrigatori e candele di paraffina per aumentare la temperatura del terreno, rivela da parte sua Bernadette Galliker, dell’Associazione svizzera frutta. Al momento è però ancora presto per valutare eventuali danni dovuti al gelo. Anche le vigne non hanno subito danni di rilievo, sostiene Pierre-Antoine Héritier, presidente della Federazione vallesana dei viticoltori. Due anni fa, le gelate primaverili avevano colpito molto più duramente il settore vitivinicolo.