«Il killer di Washington ha detto "l'ho fatto per Gaza"»

«L'ho fatto per Gaza». Lo avrebbe detto l'uomo che ha ucciso due impiegati dell'ambasciata israeliana a Washington dopo aver compiuto il suo attacco, secondo quanto raccontato da un testimone all'emittente tv britannica Sky News.
Katie Kalisher, una designer di gioielli di 29 anni, non solo ha assistito all'attentato ma anche parlato con il killer, Elias Rodriguez, subito dopo. Si trovava al Capital Jewish Museum per ascoltare una tavola rotonda sugli aiuti umanitari a Gaza, pochi minuti prima che si sentissero degli spari all'esterno, intorno alle 21.00 ora locale.
«È entrato un uomo. Sembrava davvero angosciato e la gente gli parlava e cercava di calmarlo», ha raccontato. «Alla fine, è venuto da me e gli abbiamo chiesto: 'Hai bisogno d'acqua?', 'Stai bene?'».
La testimone ha raccontato che il killer le ha chiesto in che tipo di museo si trovasse e quando lei ha risposto lui ha detto: «Pensi che sia per questo che l'hanno fatto?».
Poi ha tirato fuori una kefiah rossa e ha urlato: «L'ho fatto io. L'ho fatto per Gaza», racconta ancora la donna. «Quindi ha iniziato a gridare 'Palestina libera', ed è stato allora che la polizia è entrata e lo ha arrestato».