Votazioni federali

Il matrimonio per tutti è realtà

Gli svizzeri hanno detto «sì» con il 64.10% dei voti – Amnesty Svizzera: «Una tappa importante per l’uguaglianza nella nostra società!» – Il comitato di oppositori: «La votazione non riguardava l’amore e i sentimenti, ma il benessere dei bambini e per loro è un giorno nero»
© CdT/ Chiara Zocchetti
Red. Online
26.09.2021 12:00

È uno tra i risultati più attesi in assoluto. Il dibattito, da una parte e dall’altra, ha animato la politica e non solo. Se ne parla anche fuori dai confini nazionali, dove le coppie omosessuali possono già contrarre un matrimonio civile e sono equiparate alle altre coppie coniugate. I sondaggi puntano verso un chiaro «sì», il Consiglio federale e il Parlamento raccomandavano di accettare la modifica del Codice civile per «eliminare l’attuale disparità di trattamento» e «accordare gli stessi diritti e imporre gli stessi obblighi a tutte le coppie».

LA DIRETTA

AGGIORNAMENTO 16.08 - Il matrimonio per tutti è realtà
Dopo una lunga battaglia, in Svizzera le coppie omosessuali potranno infine sposarsi. Il popolo ha infatti accettato oggi il Matrimonio per tutti con il 64,10% dei «sì» e il 35,9% di «no». La partecipazione si è attestata al 51,92%, con un coinvolgimento elevato in particolare nelle città, secondo gli esperti di gfs.bern.

AGGIORNAMENTO 15.33 - Le differenze in Ticino
Quando mancano solo Bellinzona e Alto Malcantone allo scrutinio, in Ticino il «sì» al matrimonio per tutti non è così netto. Hanno votato contro: Bedretto, Airolo, Quinto, Blenio, Lavizzara, Prato Leventina, Dalpe, Faido, Acquarossa, Serravalle, Giornico, Riviera, Linescio, Bosco Gurin, Brione sopra Minusio, Muralto, Brissago, Cadenazzo, Monteceneri, Isone, Mezzovico-Vira, Cureglia, Porza, Canobbio, Tresa, Collina d’Oro, Grancia, Morcote, Brusino Arsizio, Morbio Inferiore.

AGGIORNAMENTO 14.41 - È praticamente fatta
È ormai praticamente certo: in Svizzera le coppie omosessuali potranno sposarsi. Con i dati ufficiali di 18,5 cantoni, il «Matrimonio per tutti» risulta accettato con il 62,74% di «sì» contro il 37,6% di «no». La partecipazione si attesta al momento al 51,75%. Il testo è stato approvato anche in cantoni tradizionalmente conservatori. A Glarona è stato ad esempio accettato con il 61,12% dei voti e a Nidvaldo con il 61,57%. Nei Grigioni i «sì» hanno raggiunto il 62,75%, con un’affluenza del 47,72%.

AGGIORNAMENTO 13.51 - La reazione: «Un giorno nero per i bambini»
Per il benessere dei bambini oggi è un «giorno nero». A sostenerlo è la consigliera nazionale Monika Rüegger (UDC/OW), del comitato di oppositori al «Matrimonio per tutti». A suo dire, «i bimbi ora non hanno più diritto a crescere con un padre e una madre». I favorevoli hanno unito il matrimonio per tutti, assolutamente non contestato, alla donazione di sperma, ha detto Rüegger all’agenzia Keystone-ATS. Ma la votazione non riguardava l’amore e i sentimenti, ma il benessere dei bambini. Il comitato non è riuscito a smascherare «la falsa immagine della proposta», ha sottolineato la deputata. La scelta odierna nasce dall’egoismo degli adulti e va a scapito dei diritti dei bambini, ha rincarato la dose. Rüegger teme che questo sia solo un primo passo e che presto si comincerà a parlare di madri surrogate o donazioni di ovuli, cose che lei reputa una sorta di «moderna prostituzione». In questo senso la deputata fa appello ai partiti di centro e di sinistra, che durante recenti dibattiti hanno affermato di non volere al momento ulteriori liberalizzazioni.

AGGIORNAMENTO 13.37 - Il partenariato scomparirà
«Siamo felici di avercela finalmente fatta», ha detto Olivier Bolomey, coordinatore della rete dei Verdi liberali «Queer pvl», a Keystone-ATS. Il Matrimonio per tutti è partito da questo partito e dalla consigliera nazionale Kathrin Bertschy (BE), che nel 2013 ha depositato un’iniziativa parlamentare in tal senso. Il partenariato registrato scomparirà con l’applicazione del matrimonio per tutti, ha sottolineato Bolomey. Uno dei prossimi temi, ha affermato, sarà il congedo parentale aperto a tutte le forme di famiglie. Senza contare che ci sono ancora numerosi punti da affrontare nella tematica transgender.

AGGIORNAMENTO 13.40 - «Verso l’uguaglianza»

AGGIORNAMENTO 13.30

AGGIORNAMENTO 13.06 - «Un’importante pietra miliare nei diritti»
Il comitato dei favorevoli al «Matrimonio per tutti» definisce il risultato odierno alle urne «un’importante pietra miliare della storia dei diritti in Svizzera». Si tratta di un chiaro segnale per la parità, ha detto la co-presidente Maria von Känel. Von Känel, ai microfoni dell’agenzia Keystone-ATS, si è dichiarata contenta del fatto che i cittadini non si siano lasciati fuorviare dalle «false informazioni» degli oppositori. Importante in questo senso è stato il sostegno delle associazioni Pro Juventute e Pro Familia. A suo dire, contrariamente a quanto sostenuto dai contrari, i diritti dei bambini diventeranno ora addirittura maggiori, grazie ad una certezza giuridica fin dalla loro nascita.

AGGIORNAMENTO 13.05 - Ticino, scrutinati 44 comuni

AGGIORNAMENTO 12.34 - Prima proiezione: sì al 64%
Secondo la prima proiezione dettagliata diffusa dalla SSR, in collaborazione con l’istituto gfs.bern, il «Matrimonio per tutti» è stato approvato alle urne con il 64% dei voti. Il margine d’errore è del +/-3%. Risultati definitivi sono a disposizione per il canton Glarona, dove il testo è stato approvato con il 61,12% dei voti, e Nidvaldo, dove il «sì» ha raggiunto il 61,57%.

AGGIORNAMENTO 12.23 - Qualcuno già festeggia
A Berna, fra i sostenitori del «Matrimonio per tutti», ci si sta già preparando alla grande festa, dopo i primi dati chiaramente favorevoli diffusi dalla SSR. «Siamo emozionati vedendo i dati dei voti. Personalmente ho fatto coming out negli anni ‘80 e non è stato sempre divertente», ha dichiarato ai microfoni della SRF il consigliere nazionale Michael Töngi (Verdi/LU). «Spesso si ha l’impressione che in politica non si avanzi mai, ma le cose sono cambiate. Sono felice, ma le lotte per l’eguaglianza continuano», ha aggiunto. «La proposta è vecchia in realtà, in Svizzera ci vuole sempre un po’ di tempo per ottenere le cose, ma quello di oggi è comunque un grande risultato», ha detto ancora. «Ora speriamo che per tutti i giovani fare coming out diventi ancora più semplice», ha concluso il deputato. Fra gli oppositori, ovviamente, l’ambiente è piuttosto triste. In realtà, la speranza sembrava già essere svanita da qualche giorno. Anian Liebrand, democentrista fra i fautori della campagna, non si pente comunque di aver proposto il referendum. «È stato fondamentale portare un argomento così importante davanti al popolo», ha detto ai microfoni della SSR. Il tutto, anche solo per poter fare davvero chiarezza: «In molti, fino all’ultimo giorno, non hanno capito che si parlava anche del futuro di alcuni bambini. I favorevoli parlavano solo di quanto è bello l’amore, ma il tema era decisamente più complesso», ha sottolineato.

© KEYSTONE/Peter Schneider
© KEYSTONE/Peter Schneider

AGGIORNAMENTO 12.03 - Secondo i primi dati diffusi dalla SSR, in collaborazione con l’istituto gfs.bern, il «Matrimonio per tutti» verrà approvato alle urne, anche se non vengono ancora fornite cifre.