La campagna

«Il mestruo non è un lusso»

Viene lanciata oggi la petizione per chiedere un abbassamento dell’IVA su tamponi e assorbenti igienici per le donne
(Foto archivio CdT)
Ats
08.03.2019 10:19

BERNA - «Bloody Unfair - Down with the tampon tax. Il periodo mestruale non è un lusso»: è con questo titolo che viene lanciata oggi, in occasione della giornata internazionale della donna, la petizione per chiedere un abbassamento delle imposte sui prodotti igienici per le donne. A lanciare la raccolta firme è l’associazione indipendente Campax.

La petizione chiede che tamponi, assorbenti e altri prodotti per l’igiene intima femminile siano soggetti all’aliquota IVA ridotta del 2,5% invece dell’attuale 7,7%.

L’obiettivo, indica in una nota odierna l’associazione, è di compiere un primo e significativo passo per l’abolizione della Pink Tax (tassa rosa), ovvero la differenza di prezzo che esiste, a parità di prodotto, tra la versione per donna (quasi sempre più costosa) e quella per uomo.

Campax in seguito si occuperà di individuare - anche tramite un sondaggio - i prodotti o i servizi per cui le donne sono tenute a pagare un prezzo più elevato. Tra gli articoli soggetti all’aliquota ridotta, che si applica ai prodotti di uso quotidiano, Campax elenca prodotti come pane e acqua. Il fatto che un’aliquota più elevata venga applicata ai prodotti igienici per donne è «dannatamente ingiusto» (»bloody unfair, utilizzando un gioco di parole con l’inglese).

La petizione chiede di sostenere una mozione in tal senso del consigliere nazionale Jacques-André Maire (SP/NE). Quest’ultimo chiede che venga applicata l’aliquota ridotta del 2,5% ai prodotti per l’igiene di base del corpo, tra cui tamponi e assorbenti, ma anche pannolini per neonati, carta igienica, sapone e dentifricio. Secondo una stima del deputato neocastellano, il gettito totale derivante dall’IVA per questi prodotti si attesta attorno a 10-15 milioni.

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