Medio Oriente

«Il mondo equipara i palestinesi a Hamas, ma così si disumanizza un'intera popolazione»

Al Consiglio di sicurezza ONU, il commissario generale dell'UNRWA Philippe Lazzarini ha lanciato un nuovo appello per una forma qualsiasi di cessate il fuoco: «È questione di vita o di morte, per milioni di persone» — Preoccupazione sui diritti umani: «Ogni guerra ha delle regole e questa non fa eccezione»
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Red. Online
31.10.2023 11:00

«Il cessate il fuoco a Gaza è diventato una questione di vita o di morte per milioni di persone». Ad affermarlo non è uno qualunque. Philippe Lazzarini, commissario generale dell'UNRWA (agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi), si è espresso nelle scorse ore al Consiglio di sicurezza ONU. In modo crudo, riporta il Guardian, Lazzarini ha descritto la situazione a Gaza dopo settimane di bombardamenti. Il crollo dell'ordine civile, l'assenza di acqua potabile, e un numero di bambini uccisi – lo aveva denunciato negli scorsi giorni anche Save the Children – più alto di quello registrato in tutti i conflitti mondiali, sommati, negli ultimi quattro anni.

No alla punizione collettiva

Lazzarini si è appellato al Consiglio di sicurezza ONU affinché vengano messe da parte le divisioni, così da appoggiare, immediatamente, una qualsiasi forma di cessate il fuoco umanitario.

«I terribili attacchi di Hamas in Israele il 7 ottobre sono stati scioccanti. Gli incessanti bombardamenti delle forze israeliane sulla Striscia di Gaza sono scioccanti. Il livello di distruzione non ha precedenti e la tragedia umana che si svolge sotto i nostri occhi è insopportabile. Sono molto preoccupato per la potenziale propagazione di questo conflitto oltre Gaza, a meno che non venga applicato quanto segue - ha aggiunto Lazzarini al Consiglio di Sicurezza - In primo luogo, deve esserci una stretta aderenza al diritto internazionale umanitario, questa non è un'opzione, è un obbligo. In secondo luogo abbiamo bisogno di un flusso sicuro, senza ostacoli, sostanziale e continuo di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza e attraverso di essa, per questo serve un cessate il fuoco umanitario immediato. Infine, l'UNRWA ha ancora bisogno di fondi. I miei colleghi dell'UNRWA sono l'unico barlume di speranza per l'intera Striscia di Gaza... ma stanno finendo il carburante, l'acqua, il cibo e le medicine e presto non saranno più in grado di operare», ha dichiarato il funzionario italo-svizzero.

Ma Lazzarini non si è limitato agli appelli. E non ha risparmiato le critiche. In particolare allo Stato israeliano, accusato di praticare una «punizione collettiva» nei confronti della popolazione di Gaza, e di averne forzato lo spostamento dal nord del territorio al sud - dove non sono ancora al sicuro. Un'affermazione sostenuta dagli stessi dati forniti dalle Forze di difesa israeliane (IDF): in un aggiornamento operativo pubblicato questa mattina, riporta il quotidiano britannico, il portavoce Jonathan Conricus ha dichiarato che l'esercito israeliano sta «colpendo in tutte le parti della Striscia di Gaza».

«La maggior parte della popolazione di Gaza si è sentita abbandonata. Sentono che il mondo li sta equiparando tutti a Hamas. Questo è pericoloso: un'intera popolazione viene disumanizzata. Le atrocità di Hamas non esonerano lo Stato di Israele dagli obblighi che derivano dal diritto internazionale umanitario. Ogni guerra ha delle regole e questa non fa eccezione», ha dichiarato.

Anche in Cisgiordania

Intanto, il conflitto in corso a Gaza si riflette in Cisgiordania. Nella notte, tre palestinesi sono rimasti feriti da colpi d'arma da fuoco durante scontri scoppiati con l'esercito israeliano nelle città cisgiordane di 'Anata e di Al Ram, a nord di Gerusalemme, e nel villaggio di Dura al-Qar', a nord di Ramallah. Lo riporta l'agenzia dell'Autorità nazionale palestinese Wafa, citando fonti locali. Ieri sera, riporta il quotidiano israeliano Haaretz, alcuni coloni israeliani avrebbero appiccato il fuoco a una casa in un villaggio della Cisgiordania nella zona di Masafer Yatta.

Uno degli abitanti del villaggio ha detto al quotidiano israeliano Haaretz che un gruppo di persone è entrato nel villaggio a sud di Hebron, ha dato fuoco all'abitazione ed è scappato. In un altro incidente avvenuto nella stessa zona, secondo i residenti palestinesi, alcuni coloni sarebbero arrivati nel villaggio di Tuba lanciando pietre contro la gente del posto per poi andare via.

Nella zona, l'esercito israeliano ha effettuato recentemente delle operazioni militari. Questa mattina, l'IDF ha demolito la casa di Saleh al-Arouri, alto funzionario di Hamas e uno dei comandanti fondatori della sua ala militare, le Brigate Ezzedin al-Qassam. L'edificio, situato ad Arura vicino Ramallah, era vuoto da diversi anni.

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