Stoccolma

Il Nobel per la Letteratura va ad Annie Ernaux

Il riconoscimento è stato assegnato oggi alla scrittrice francese 82.enne «per il coraggio e l'acutezza clinica con cui ha svelato le radici, gli estraniamenti e i vincoli collettivi della memoria personale».
Ats
06.10.2022 13:15

Il Premio Nobel per la Letteratura 2022 è stato assegnato dall'Accademia di Svezia alla scrittrice francese Annie Ernaux, 82 anni, «per il coraggio e l'acutezza clinica con cui ha svelato le radici, gli estraniamenti e i vincoli collettivi della memoria personale».

Intervistata dalla tv svedese subito dopo l'annuncio, l'autrice ha dichiarato che la vittoria del Premio Nobel per la letteratura è un «grande onore» e una «responsabilità».

Originaria di Lillibone, vicino a Rouen, dove è nata il 1. settembre del 1940, Annie Ernaux, 82 anni, l'autrice culto de «Gli anni» con cui in Italia ha vinto il Premio Strega Europeo nel 2016 e del romanzo «L'evento», diventato il film di Audrey Diwan che ha vinto il Leone d'Oro alla Mostra del Cinema di Venezia del 2021, è cresciuta nella piccola città di Yvetot, in Normandia, dove i suoi genitori avevano un negozio di alimentari e una caffetteria.

Vincitrice del Premio Mondello nel 2022, nella sua scrittura Ernaux, in modo coerente e da diverse angolazioni, ha esaminato una vita segnata da forti disparità di genere, lingua e classe.

Ha debuttato nel 1974 con «Les armoires vides», ma è stato il suo quarto libro, «La place» (1983), a segnare la svolta letteraria. In poche centinaia di pagine ha prodotto un ritratto spassionato di suo padre e dell'intero ambiente sociale che lo aveva fondamentalmente formato. La scrittrice usa il linguaggio come «un coltello», come lo chiama lei, per squarciare i veli dell'immaginazione.

Annie Ernaux ha anche realizzato con il figlio David il suo primo film, «Les Années Super 8», presentato alla Quinzaine des Réalisateur all'ultimo Festival di Cannes, con cui sarà alla Festa del Cinema di Roma, dal 13 al 23 ottobre.

In Italia i suoi libri sono pubblicati dall'Orma Editore per cui è recentemente uscito «Guarda le luci amore mio», in cui per un anno ha annotato, in una sorta di diario, le sue escursioni al supermercato tra «impotenza e ingiustizia».