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L'approvazione, che spiana definitivamente la strada all'adesione di Stoccolma all'Alleanza atlantica, è avvenuta con 188 voti a favore, 6 contrari e nessun astenuto – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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23:32
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Macron: «L'invio di truppe occidentali a Kiev in futuro non può essere escluso»
Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha detto stasera al termine della Conferenza di Parigi sull'Ucraina che l'invio di truppe occidentali in futuro non può «essere escluso». «Faremo tutto quello che c'è da fare affinché la Russia non possa vincere questa guerra», ha detto Macron: «per raggiungere quest'obiettivo, tutto è possibile» e l'invio di truppe occidentali, in futuro, non può «essere escluso».
23:22
23:22
Dalla Francia una coalizione per fornire «missili e bombe» a Kiev
Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha annunciato la nascita di una «coalizione» per fornire «missili e bombe di media e lunga gittata» a Kiev. Al termine della conferenza di Parigi sull'Ucraina, Macron ha affermato che «la priorità delle priorità è la questione delle munizioni» e «tutti i missili e bombe a media e lunga gittata che sono estremamente importanti per gli ucraini».
«Abbiamo oggi 8 coalizioni con diverse capacità che funzionano» ha detto Macron, aggiungendo di voler creare «una nona coalizione». Tale coalizione sarà incaricata degli «attacchi in profondità, per i missili e le bombe a media e lunga gittata. Organizzeremo questa coalizione a cominciare da questa sera».
19:41
19:41
«Il Nord Stream è stato sabotato», ma anche Copenaghen archivia l'indagine
Il Nord Stream è stato intenzionalmente sabotato ma non ci sono i presupposti per aprire un'inchiesta penale e individuare i responsabili: dopo la Svezia anche la Danimarca chiude le indagini, scatenando l'ira di Mosca che parla di «decisione assurda».
I gasdotti Nord Stream 1 e 2, il secondo mai entrato in funzione a causa dello stop al progetto imposto dalla Germania per il conflitto in Ucraina, sono stati sabotati nel 2022. Il 22 settembre vennero individuate quattro crepe, con il gas fuoriuscito che fece ribollire le acque del Mar Baltico, precedute da due esplosioni registrate dai sismografi.
La Russia ha puntato da subito l'indice contro Stati Uniti e Gran Bretagna, che hanno sempre smentito, mentre le indagini svedesi e l'inchiesta ancora aperta in Germania hanno fatto luce su un possibile coinvolgimento di sabotatori ucraini. Tanto che, ha rivelato il Wall Street Journal, la Cia aveva messo in guardia Kiev dal non attaccare il Nord Stream: l'agenzia di spionaggio americana aveva ricevuto informazioni dall'intelligence olandese su un piano ucraino per distruggere i gasdotti.
C'è anche la pista russa: in un documentario di quattro emittenti - la danese Dr, la norvegese Nrk, la svedese Svt e la finlandese Yle -, ha stabilito che navi russe in grado di eseguire operazioni subacquee erano presenti vicino al sito delle esplosioni.
Dalle indagini della procura tedesca, è invece emerso che vennero trovate tracce di esplosivo militare a bordo di uno yatch, l'Andromeda, partito settimane prima del sabotaggio dal porto tedesco di Rostock e poi attraccato sull'isola danese di Christianso, non lontano dal luogo in cui il Nord Stream è stato danneggiato.
Il vascello, acquistato da una compagnia polacca ombra proprietà di due ucraini, sarebbe stato usato come base per le immersioni di subacquei esperti che avrebbero piazzato l'esplosivo sul fondo. Alle sei persone a bordo - cinque uomini e una donna con falsi passaporti bulgari e romeni - si sarebbero aggiunti altri due uomini non ancora identificati, che si ritiene siano ucraini originari di Kiev e Odessa, almeno uno con esperienza militare.
«Sulla base delle indagini, possiamo concludere che il sabotaggio sia stato intenzionale», ha riferito oggi la polizia danese annunciando la chiusura del caso: «Del resto però, non ci sono le condizioni per aprire una inchiesta penale in Danimarca». «La situazione è quasi assurda. Da un lato riconoscono che è avvenuto un sabotaggio deliberato, ma dall'altro non vanno avanti», ha commentato il ;;portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
17:08
17:08
Il Parlamento ungherese approva l'adesione della Svezia alla NATO
Spianando definitivamente la strada all'adesione di Stoccolma all'Alleanza atlantica, il parlamento ungherese ha approvato a stragrande maggioranza l'ingresso della Svezia nella Nato.
L'approvazione è avvenuta con 188 voti a favore, 6 contrari e nessun astenuto. Come ampiamente previsto, è caduto dunque anche l'ultimo ostacolo parlamentare a un'adesione del Paese nordico all'Alleanza atlantica che affronta la minaccia della Russia.
15:43
15:43
Arrestata una nota artista 78.enne pro-Navalny
«L'artista 78.enne di San Pietroburgo Yelena Osipova è stata arrestata sabato nel corso di una protesta» dopo che «era venuta in un parco con un dipinto con una scritta che recitava 'Alexey Navalny. Fermare le operazioni di Putin'.
Poco dopo è stata portata a casa dagli agenti di polizia». Lo riporta su X Novaya Gazeta, postando una foto della donna accanto al suo dipinto e ricordando che l'artista, sopravvissuta all'assedio di Leningrado durante la Seconda Guerra mondiale, era stata arrestata due anni fa nel corso di una protesta contro la guerra in Ucraina a San Pietroburgo.
12:59
12:59
«Alexei Navalny avrebbe dovuto esser rilasciato in uno scambio di prigionieri»
Maria Pevchikh, dirigente della Fondazione anticorruzione di Alexei Navalny, avversario numero uno del Cremlino morto in carcere, ha affermato che l'oppositore doveva essere rilasciato nell'ambito di uno scambio di prigionieri con gli Usa e la Germania.
Lo scambio, ha aggiunto, doveva portare al rilascio anche di due cittadini statunitensi detenuti in Russia in cambio di Vadim Krasikov, ex colonnello dei servizi di sicurezza russi Fsb, detenuto in Germania per omicidio.
In un video Pevchikh afferma che l'accordo era in una fase finale dopo due anni di trattative e che la proposta definitiva era stata consegnata al presidente russo Vladimir Putin dall'oligarca Roman Abramovich. Essa prevedeva la liberazione, insieme con Navalny, dei cittadini americani Evan Gershkovich e Paul Whelan, detenuti in Russia con l'accusa di spionaggio.
Sempre secondo Pevchikh, Putin avrebbe però deciso di uccidere Navalny, che riteneva troppo pericoloso, per poi ottenere la liberazione di Krasikov con un altro detenuto politico.
La collaboratrice di Navalny ha anche accusato funzionari americani e tedeschi di avere fatto ritardare il possibile scambio a causa della loro passività.
12:41
12:41
Chiesti 3 anni di reclusione per il dissidente Oleg Orlov
La pubblica accusa ha chiesto una condanna a due anni e undici mesi di reclusione per il dissidente russo Oleg Orlov, già copresidente della fondazione Memorial alla quale è stato assegnato il Premio Nobel per la pace nel 2022.
Lo riporta la testata in linea Mediazona, un media indipendente russo incentrato sull'opposizione al presidente Vladimir Putin.
Orlov è accusato di «discredito» dell'esercito russo in base a una legge bavaglio che di fatto vieta di criticare l'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe di Mosca.
12:40
12:40
«La chiusura da parte della Danimarca dell'inchiesta su Nord Stream è assurda»
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha condannato come «assurda» la decisione della Danimarca di archiviare l'inchiesta sul sabotaggio al gasdotto Nord Stream nel settembre del 2022 nel Mar Baltico. Lo riferisce l'agenzia di stampa non governativa russa Interfax.
12:39
12:39
«Conquistato un nuovo insediamento nella zona di Avdiivka»
Le forze armate russe hanno conquistato un nuovo insediamento nell'area di Avdiika, quello di Lastochkino. Lo rende noto il ministero della difesa di Mosca, citato dall'agenzia di stampa ufficiale russa Tass.
Dal canto suo, il portavoce del gruppo delle forze operative strategiche di Kiev, Dmitri Likhovy, citato dall'agenzia di stampa Ukrainian Independent Information Agency (Unian), ha confermato che le forze ucraine si sono ritirate dal villaggio di Lastochkino per riorganizzare la difesa in posizioni più arretrate.
12:35
12:35
«Ridicolo parlare di pace a Ginevra senza la Russia»
Il portavoce del presidente russo Vladimir Putin, Dmitri Peskov, ha definito «non serio» e «ridicolo» discutere di un piano di pace per l'Ucraina a Ginevra senza la partecipazione di rappresentanti della Russia.
«Da quel che abbiamo capito, si parla di questo strano formato a Ginevra, la conferenza per discutere il piano di pace di (Volodymyr) Zelensky (il presidente ucraino). Abbiamo più volte detto che come minimo questo è un formato strano, perché vengono discussi dei piani di pace senza la partecipazione della Russia, il che di per sé non è serio ed è persino ridicolo», riporta l'agenzia di stampa ufficiale russa Tass.
In realtà, venerdì, il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) Ignazio Cassis ha ulteriormente smorzato a New York, davanti all'Assemblea generale delle Nazioni Unite, le speranze ucraine su un «vertice di pace» in Svizzera. Ha parlato di una «conferenza ad alto livello» entro l'estate, ben lontano dalle aspirazioni di Kiev.
12:20
12:20
Danimarca: chiuse le indagini sull'attacco al Nord Stream, fu intenzionale
La polizia danese ha indicato di aver chiuso le indagini sul sabotaggio del 2022 dei gasdotti Nord Stream che collegano Russia e Germania. «Sulla base delle indagini, le autorità possono concludere che il sabotaggio dei gasdotti è stato intenzionale. Allo stesso tempo, si ritiene che non ci siano le basi necessarie per portare avanti un caso penale in Danimarca», ha precisato la polizia in un comunicato.
06:00
06:00
Il punto alle 6.00
«Senza gli aiuti statunitensi, milioni di persone verranno uccise in Ucraina»: questo è il monito che ha lanciato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista alla CNN. Zelensky faceva chiaramente riferimento al pacchetto da 60 miliardi di dollari chiesti dal presidente americano Joe Biden. «Per capire quello che sta accadendo qui occorre venire in prima linea a costatare la situazione, parlare con la gente, andare dai civili per capire cosa accadrà loro senza questo sostegno. Milioni di persone verranno uccise. È un dato di fatto».