Il partito di Putin, Russia Unita è al 48,7%

L'exit poll sulle legislative dà secondi i comunisti con il 16,3%, poi i liberaldemocratici del nazionalista Vladimir Zhiri al 14,2% - Affluenza in calo
Putin con Medvedev.
Ats
18.09.2016 08:44

MOSCA - È in forte calo, alle 18 ora di Mosca, l'affluenza al voto legislativo in Russia: 39,37% contro il 51,7% della stessa ora nel 2011. Lo riferisce la Commissione elettorale centrale, citata dalla Tass. L'exit poll sulle legislative di oggi in Russia pubblicato dall'istituto demoscopico Fom (Fondo opinione pubblica), vicino al Cremlino, dà il partito di Putin Russia Unita in testa con il 48,7% delle preferenze. L'exit poll sulle legislative di oggi in Russia pubblicato dall'istituto demoscopico Fom (Fondo opinione pubblica), vicino al Cremlino, dà il partito di Putin Russia Unita in testa con il 48,7% delle preferenze.

Seguono i comunisti con il 16,3%, i liberaldemocratici del nazionalista Vladimir Zhirinovski al 14,2%, e Russia Giusta al 7,6%. Restano sotto la soglia di sbarramento del 5% i partiti d'opposizione Iabloko, al 2,6%, e Parnas, allo 0,8%. Lo riporta la Tass. Restano sotto la soglia di sbarramento del 5% i partiti d'opposizione Iabloko, al 2,6%, e Parnas, allo 0,8%. Lo riporta la Tass. Il presidente Putin aveva espresso la sua preferenza nel seggio 2151 allestito presso l'Accademia delle Scienze in Leninsky Prospekt. Secondo i funzionari della Commissione elettorale nel seggio dove ha votato il presidente l'affluenza è "alta".

Telecamere in 11 mila seggi su 95 mila

Per le elezioni sono state allestite telecamere in circa 11.000 seggi elettorali su 95.000. Lo riporta la Tass. Per le presidenziali del 2012, furono montate 180.000 webcam in 91.400 seggi su 96mila, ma i risultati furono deludenti e furono denunciate diverse irregolarità.

Lo 'zar', parlando nella sede del partito, ha definito la performance di Russia Unita "un buon risultato" nonostante l'affluenza "non molto alta ma comunque positiva". "Noi sappiamo che la vita della gente non è facile - ha detto - e che ci sono molti problemi da risolvere ma le persone hanno votato per Russia Unita e desiderano stabilità: davanti a noi abbiamo molte sfide". Oltre al partito del presidente nella Duma entreranno i 'soliti noti' dell'opposizione, ovvero i Liberaldemocratici, i Comunisti e Russia Giusta, resta da vedere con che percentuali. La cosiddetta opposizione democratica, Parnas e Yabloko, non sarebbe invece in grado di sorpassare la fatidica sogli di sbarramento del 5%, a meno di (improbabili) sorprese durante il conteggio dei voti, che si protrarrà in tutti gli 11 fusi orari in cui è divisa la Federazione Russa sino allo spoglio "preliminare" dei voti, previsto per le 10 del mattino (le 9 in Svizzera).

Capitolo brogli. Se nel 2011 le violazioni sistematiche hanno suscitato sdegno nei russi spingendoli a scendere in piazza per protestare, il Cremlino ha dato mandato a Viacheslav Volodin, legato presidenziale con la delega agli Affari Interni, di organizzare elezioni 'pulite'.

A capo della Commissione Elettorale è stata promossa Ella Pamfilova, ex garante per i diritti umani rispettata anche dalle opposizioni. Ebbene. Durante la giornata sono state registrate diverse irregolarità, sia a Mosca che nelle regioni. In rete sono finiti video che immortalavano gli operatori dei seggi 'rimpinzare' le urne di schede - il più eclatante a Rostov-sul-Don, trasmesso anche dall'emittente di Stato Rossiya 24. Le denunce di brogli sono venute sia dai partiti di opposizione - Yabloko, Parnas ma anche i Comunisti - che da ONG come Golos, impegnate da anni a combattere le violazioni nei seggi.

I social network, naturalmente, hanno documentato ogni tipo di strategia persuasiva 'creativa', come biglietti del cinema gratis a Yalta e tre litri di birra (a voto) a Novosibirsk. C'è chi si è preso anche la briga di sottolineare come a Mosca il comune offrisse navette gratis ai pensionati per andare a votare. Pamfilova, che alla vigilia del voto ha promesso le dimissioni in caso di "fiasco", ha concluso che le elezioni sono da considerarsi "legittime" sebbene non "immacolate" e attende il rapporto dell'Osce atteso per domani. Ma ha già messo le mani avanti: a contare è più il "giudizio degli elettori" che quello degli oltre 800 osservatori sparpagliati ai quattro angoli del Paese e se ci saranno delle "lezioni da trarre" ben venga.

Un osservatore internazionale, contattato dall'ANSA, ha confermato che a Rostov-sul-Don, dove pure sono stati segnalati brogli, in generale le operazioni di voto si sono svolte in modo "corretto" sebbene con qualche sbavatura. Tipo un'urna unica sia per le elezioni politiche che per le amministrative. Ma sono nuovamente dettagli.

AFFLUENZA A MOSCA E SAN PIETROBURGO

Affluenza bassissima a Mosca e San Pietroburgo alle elezioni legislative russe. Se alle 18 a livello nazionale aveva votato solo il 39,37% degli aventi diritto (in netto calo rispetto al 51,7% della stessa ora nel 2011), a Mosca l'affluenza era ancora più bassa, appena al 28,62%, e a San Pietroburgo addirittura al 25,6%.

VIOLATI I DIRITTI DEGLI ELETTORI RUSSI IN UCRAINA

In Ucraina sono stati violati i diritti degli elettori russi: lo denuncia la commissaria ai diritti umani russa, Tatiana Moskalkova. "Non posso chiudere un occhio sulle evidenti violazioni dei diritti dei cittadini russi in Ucraina", ha detto Moskalkova affermando che ci sono state "situazioni senza precedenti, con il ricorso alla violenza" in modo da "non consentire alle persone di entrare nelle sedi diplomatiche" russe in Ucraina per votare alle legislative.