Ascona

Il Pedibus della discordia tra sostenitori e scettici

La Commissione della gestione spinge per l’istituzione del sistema d’accompagnamento dei bambini sul percorso casa-scuola sotto la sorveglianza di adulti - Il Municipio: «Non è un servizio richiesto dalle famiglie»
Una realtà ormai consolidata in diversi Comuni ticinesi, ad Ascona questa iniziativa non è mai decollata. © Keystone
Spartaco De Bernardi
31.03.2023 00:00

«Il progetto è da assegnare alla direzione delle Scuole comunali che, in collaborazione con l’Associazione genitori, potrà individuare il percorso o i percorsi più adatti e avviare un progetto pilota approvando un budget massimo e inserendo il concetto di contributo per chi svolge il ruolo di accompagnatore». «Nel caso in cui fosse realmente una necessità riconosciuta da un grande numero di famiglie, questo servizio deve essere promosso, organizzato e gestito in totale autonomia da parte dell’assemblea dei genitori, se del caso con un contributo finanziario comunale. Non riteniamo infatti in nessun caso pensabile che il Comune possa assumersi la responsabilità dell’accompagnamento dei bambini a scuola se questo viene fatto da persone estranee all’amministrazione (genitori/volontari)». Il minimo che si possa dire è che le posizioni della Commissione della gestione e del Municipio di Ascona sono distanti anni luce sull’opportunità di istituire il servizio Pedibus per gli scolari del Borgo. Servizio che, ricorda l’Esecutivo nel rapporto con il quale preavvisa negativamente la mozione con la quale Gian-Carlo Vacchini (Gruppo Lega, UDC, Indipendenti) ne chiede appunto l’introduzione , venne avviato una quindicina di anni fa ma ebbe storia breve.

Responsabilità e timori

Nessuna rispondenza e nessuna adesione è inoltre giunta dalle famiglie all’indomani della serata convocata l’anno scorso dalla direzione dell’istituto scolastico comunale per sensibilizzare le famiglie per poter riproporre il Pedibus. «Le motivazioni di rinuncia dei (pochi) presenti all’incontro – si legge ancora nel rapporto municipale che invita il Legislativo a respingere la mozione – erano da una parte dettate dal non sentirsi in grado di assumersi la responsabilità di condurre una ventina di bambini sulla strada e, dall’altra, la preoccupazione di affidare il proprio figlio ad una persona esterna al nucleo familiare». Il Municipio del Borgo ritiene pertanto che il tragitto casa-scuola sia di responsabilità e di competenza principalmente delle famiglie.

«Non è compito nostro»

«Se si volesse attivare il Pedibus, questo compito dovrebbe essere promosso in prima battuta dall’assemblea dei genitori», ribadisce il Municipio, che ad ogni modo lascia aperto uno spiraglio: «Qualora ciò non fosse il caso, il Municipio non esclude a priori un sostegno al Pedibus come ha più volte dimostrato in passato». Ma la possibilità che quello spiraglio spalanchi la porta al servizio di accompagnamento degli allievi sul tragitto casa-scuola è assai remota: «Allo stato attuale delle cose, il Pedibus non è però un servizio richiesto e ricercato dalle famiglie asconesi», conclude lapidario l’Esecutivo del Borgo.

«L’interesse è vivo»

Di parere opposto la Commissione della gestione. Nel rapporto con il quale dà il proprio nulla osta alla mozione di Vacchini i commissari sottolineano: «In generale, si riscontra che l’interesse per il Pedibus è vivo e regolarmente viene risollevata l’idea da parte dei genitori che hanno figli che cominciano ad andare a scuola». I commissari riconoscono come una delle principali difficoltà incontrata negli scorsi anni sia sempre stata la mancanza di volontari adulti per l’accompagnamento degli scolari. «A questo proposito riteniamo che sarebbe opportuno rimunerare, anche solo simbolicamente, chi si prende l’incarico di condurre il o i Pedibus, un po’ come avviene per altri servizi, quali le attività del doposcuola». Con voce unanime la Gestione ritiene importante procedere ed indagare nella direzione indicata dalla mozione. «E questo ancor di più tenendo in considerazione il nuovo concetto di mobilità scolastica che prevede il divieto di circolazione delle auto in via delle Scuole e in via Franscini, prediligendo la mobilità lenta». Segnalando la presenza di diversi incroci piuttosto critici, al di là di quelli messi in sicurezza grazie alla presenza di un agente della Polizia comunale, i commissari si dicono convinti del fatto che «molti genitori si sentirebbero più rassicurati se i loro figli fossero sorvegliati nel percorso casa-scuola». Da qui l’invito rivolto al Municipio di assegnare alla direzione dell’istituto scolastico comunale il compito di istituire il servizio Pedibus in collaborazione con l’Associazione genitori.

L’ultima parola sulla mozione di Vacchini la darà il Consiglio comunale che ne discuterà i contenuti nella seduta convocata per il prossimo 25 aprile.

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