Il PLR lancia la volata per le cantonali

Partito riunito a Locarno in vista delle elezioni - Caprara invita tutti a "rimboccarsi le maniche" e non risparmia frecciatine al PS
Red. Online
18.11.2018 09:25

LOCARNO (aggiornato alle 13.00) - Al via questa mattina al Palexpo di Locarno il Congresso del PLR. Tra bandiere, gadget, palloncini e musica, sono oltre 600 i sostenitori e simpatizzanti liberali radicali attesi sulle rive del Verbano per conoscere da vicino i candidati per la corsa al Consiglio di Stato.

In lista ci sono il consigliere di Stato uscente Christian Vitta, il capogruppo in Gran Consiglio Alex Farinelli, Alessandro Speziali, presidente sezionale del PLR Minusio, Sebastiano Gaffuri, deputato e sindaco di Breggia e Cristina Maderni, dal 2008 presidente dell'Associazione dei fiduciari. E tra un gipfel e un caffè prima dell'inizio dei lavori l'umore era già alto. "Il 2019 sarà l'anno della svolta", ci dice un sostenitore di lungo corso. "La costellazione è quella buona", gli fa eco il vicino, "me lo sento".

Iniziati i lavori, il presidente del PLR Bixio Caprara ha invitato i presenti "a rimboccarsi le maniche" in vista dell'appuntamento con le urne per poi lanciare una frecciata al Partito socialista - che si riunirà in Congresso ad Arbedo - e al consigliere di Stato Manuele Bertoli: "Il PLR - ha detto Caprara - sostiene una prospettiva di crescita per le future generazioni grazie a una riforma vera del nostro sistema formativo, la nostra scuola, quella che è sempre stata dei liberali radicali".

A fare da fil rouge alla mattinata liberale radicale è stato il motto "#facciamolo". Un leitmotiv che il PLR ha stampato su braccialetti di gomma poi distribuiti come se piovesse a tutti i presenti e ai relatori intervenuti sul palco. "Queste elezioni si vincono solo se sarete giocatori attivi", ha aggiunto Caprara esortando i presenti a "scendere in campo e farsi portavoce degli obiettivi del partito".

Lanciando invece uno sguardo ai temi che caratterizzeranno la prossima legislatura, il PLR ha ribadito la volontà di "rifiutare la politica mordi e fuggi e gli slogan fini a sé stessi" come si legge nel programma del partito. Un programma che verte principalmente su cinque assi: scuola, lavoro, sicurezza, centri urbani e le valli. E proprio sul tema della formazione si sono concentrati gli interventi dei candidati al Governo che, chi più chi meno, hanno ribadito l'importanza di ripensare il sistema della scuola dell'obbligo "mettendosi tutti seduti ad un tavolo non per improvvisare una riforma, ma per discutere con chi la scuola la vive tutti i giorni", ha rimarcato Farinelli. "La scuola ticinese di domani deve essere il luogo per costruire persone solide - gli ha fatto eco Speziali - per questo dobbiamo essere artefici di una nuova riforma dell'educazione". Da parte sua, il consigliere di Stato uscente ha posto l'accento sulla fiscalità. Ricordando come in questo settore "l'immobilismo sarebbe perdente. E a chi ci accusa di fare regali ricordo che i cittadini meritano attenzione anche in materia fiscale". Un'attenzione ribadita anche da Maderni per la quale "un congruo gettito fiscale è indispensabile per riuscire a finanziare l'importante socialità che ci contraddistingue tra i cantoni". Ricevuto il microfono, Gaffuri ha infine evidenziato l'importanza di "riavvicinare la popolazione alle istituzioni e ricompattare quella relazione di fiducia che si è sgretolata". Terminati i discorsi, prima di lanciarsi nella volata per le cantonali per il PLR c'è giusto il tempo di godersi risotto e Merlot.