Il punto alle 6.00

Nella notte, Israele ha effettuato un attacco aereo nei pressi dell'incrocio di Kola nel centro di Beirut. Lo riferisce il Guardian precisando che è la prima volta che Israele colpisce Beirut fuori dai sobborghi meridionali dall'inizio della guerra. Il rumore dell'esplosione è stato udito in tutta la città. L'incrocio di Kola è un punto di riferimento popolare a Beirut, dove taxi e bus si riuniscono per raccogliere i passeggeri. Finora, Israele aveva limitato i suoi attacchi sulla capitale del Libano ai suoi sobborghi meridionali. L'attacco, secondo i media locali, è stato lanciato con un drone. Il bilancio dell’attacco sarebbe di quattro morti secondo quanto detto dalla rete televisiva libanese Nbn e riportato dal sito ynet. Tre delle quattro vittime apparterrebbero ai vertici del Fronte popolare per la liberazione della Palestina. L'organizzazione ha identificato le tre vittime: Muhammad Abdel Aal, noto anche come Abu Ghazi, membro dell'ufficio politico del Fplp e capo del dipartimento di sicurezza militare; Imad Odeh, noto anche come Abu Ziad, membro del dipartimento militare del Fplp e comandante militare in Libano; Abdul Rahman Abdel Aal, descritto solo come un «compagno eroe martire».
Quello su Beirut non è comunque stato l’unico attacco israeliano. Nella notte è stata colpita anche la valle della Bekaa, sempre in Libano. Obiettivo erano varie postazioni lanciarazzi e edifici dove erano conservate le armi di Hezbollah. «Nelle ultime ore - ha comunicato l'Idf - aerei da combattimento hanno attaccato decine di obiettivi terroristici dell'organizzazione terroristica Hezbollah nella regione della Bekaa in Libano. Altri attacchi sono stati effettuati nel Libano meridionale». Secondo notizie locali, almeno cinque persone sono state uccise in seguito agli attacchi israeliani nella città di Sahmar, nella valle occidentale della Bekaa. Tutti i decessi appartenevano al personale della protezione civile dell'Autorità sanitaria islamica.