Università

Il rettorato di Boas Erez si conclude con una standing ovation

Due minuti di applausi al termine del discorso del rettore in occasione del Dies academicus – Un'allocuzione «non tradizionale», ma senza polemiche
© CdT/Gabriele Putzu
Dario Campione
Red. Online
07.05.2022 12:18

Il rettorato di Boas Erez all'Univerisità della Svizzera italiana (USI) si chiude con due minuti di applausi e una standing ovation. Così è stato «salutato» il rettore questa mattina al termine del suo discorso in occasione del 26.esimo Dies academicus, la festa annuale dell’Università.

L'allocuzione di Boas Erez, in cui ha tracciato il profilo di un'università del futuro, è durata circa un'ora. Si è trattato di un discorso «abbastanza complesso», sicuramente «inconsueto» rispetto ai canoni della tradizione universitaria, arricchito da citazioni, spunti e considerazioni.

Il rettore, la cui funzione prenderà fine lunedì 9 maggio «di comune accordo con il  Consiglio dell’Università della Svizzera italiana», ha evitato le polemiche. Anzi, è stato lui stesso, nella parte iniziale del suo intervento, a precisare che ogni parola che avrebbe in seguito pronunciato era stata pensata prima della decisione di lasciare la carica. A scanso di equivoci, insomma.

Il Dies academicus è la festa annuale dell’Università e rappresenta un momento di incontro e di informazione sullo sviluppo dell'USI. Prevede un’allocuzione ufficiale del Rettore e interventi di relatori ospiti, interni ed esterni all’Ateneo. È inoltre l’occasione per accogliere all’USI i Rettori delle altre università, per assegnare il Credit Suisse Award for Best Teaching – conferito a turno al miglior docente di una delle Facoltà dell’USI – e per nominare i dottori honoris causa e i membri onorari dell'Università.

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