Il risanamento fonico al centro di un incontro tra Bellinzona e Berna

BELLINZONA - La strategia cantonale per il risanamento fonico delle strade cantonali e comunali è stato al centro dell’incontro che si è tenuto ieri a Bellinzona tra il Dipartimento del territorio (DT) e la direzione dell’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM), alla presenza del direttore del DT Claudio Zali e i suoi collaboratori, del vicedirettore dell’UFAM Paul Steffen e i collaboratori della Divisione Rumori Urs Walker e Sophie Höhn.
Il Canton Ticino è proprietario di circa 1.050 chilometri di strade cantonali che, con le strade nazionali (circa 160 chilometri) e alle strade comunali più trafficate (circa 150 chilometri), costituiscono le fonti di rumore più diffuse sul territorio. Circa 350 chilometri di strade cantonali, alle quali si aggiungono quasi 70 chilometri di strade comunali, richiedono un risanamento fonico che, a fronte di questa situazione, è divenuto un obiettivo prioritario del Dipartimento del territorio che intende ridurre il più possibile i disturbi arrecati dal traffico stradale. Pertanto, sin dal 2015, si sono investite importanti risorse per allestire i catasti del rumore ed elaborare i progetti di risanamento fonico (PRF) delle strade cantonali e comunali ticinesi.
L’anno scorso si sono, infatti, pubblicate tutte le tratte da risanare, nei prossimi anni, che toccano 109 sezioni comunali (riguardanti 72 comuni) degli agglomerati del Mendrisiotto e Basso Ceresio, Luganese, Bellinzonese, Locarnese-Vallemaggia e Riviera e Valli. Parallelamente si sono attivati alcuni cantieri sul territorio cantonale, quali ad esempio le tratte di Via San Gottardo a Minusio, Viale Portone a Bellinzona, Via Cantonale a Gerra Cugnasco e Via Monte Ceneri tra Giubiasco e Camorino che già dimostrano tutta la loro validità e attestano il reale beneficio della posa della pavimentazione fonoassorbente.
L’attuazione di questi progetti permetterà a circa l’85% della popolazione e l’80% degli edifici abitativi di beneficiare di una riduzione delle immissioni foniche di almeno 3 dB. Si tratta d’interventi di grande efficacia su tutto il territorio con effetti benefici anche sul rumore di fondo. Per gli edifici che rimarranno esposti ancora a valori elevati di immissione fonica si procederà, in casi ben specifici, alla posa di finestre fonoisolanti, come avvenuto per il risanamento fonico ferroviario.
Per presentare l’efficacia degli interventi e testare sul posto l’effettivo impatto di un risanamento fonico, a margine dell’incontro si è proposto all’UFAM un sopralluogo in viale Portone a Bellinzona.
Presto un messaggio al Parlamento
L’incontro è pure stato l’occasione per ribadire la volontà di portare a termine con celerità e continuità i lavori di risanamento fonico con l’intenzione di sottoporre a breve al Parlamento uno specifico messaggio per garantirne il finanziamento. Tuttavia il sostegno da parte dell’Autorità federale con mezzi finanziari adeguati, tuttora oggetto di trattative, rappresenta la condizione indispensabile per attuare tutti gli interventi per ridurre il rumore alla fonte (pavimentazioni fonoassorbenti e riduzioni della velocità).
L’auspicio è che, nell’ambito della sottoscrizione del supplemento all’accordo programmatico 2016-2022, l’UFAM possa disporre di maggiori risorse finanziare per i contributi federali, in modo da poter soddisfare le esigenze del Cantone Ticino. L’incontro è stato costruttivo e ha permesso di consolidare i già più che buoni rapporti tra il DT e l’Ufficio federale, che ha molto apprezzato il lavoro svolto.
Proprio in relazione a questo importante tema, il DT ha organizzato, negli scorsi giorni, un incontro tecnico sulla miscela per pavimentazione fonoassorbente (SDA) rivolto ai professionisti del settore delle pavimentazioni stradali. In previsione di un sempre maggior utilizzo della miscela a carattere fonoassorbente SDA, il Cantone ha invitato all’incontro i capi-cantiere, i tecnici delle imprese di pavimentazione e dei laboratori, i funzionari delle direzioni lavori della Divisione delle costruzioni e tutto il personale attivo negli impianti di asfalto ticinesi.
Durante l’evento, che ha visto l’avvicendarsi di diversi relatori del contesto pubblico e privato, si sono discusse le esigenze della committenza, affrontate le caratteristiche, l’approvvigionamento e la posa della miscela SDA, presentate le prove di controllo, gli aspetti normativi e contrattuali.