Cinema

Il ritorno di Daniel Craig tra delitti, inganni e stupidità

Su Netflix «Glass Onion – Knives Out», secondo capitolo della saga di Benoit Blanc
© NETFLIX
Max Borg
03.01.2023 06:00

Nell’autunno del 2019 il regista americano Rian Johnson, che due anni prima era stato oggetto delle ire di Internet per aver firmato Star Wars: Gli ultimi Jedi, ha conquistato critica e pubblico con Cena con delitto - Knives Out. Un giallo che si rifaceva alla tradizione di Agatha Christie, non senza un po’ di autoironia (la vittima era un autore di romanzi polizieschi) e con la presenza dell’eccentrico detective Benoit Blanc, personaggio con cui l’attore inglese Daniel Craig iniziava a scrollarsi di dosso in modo decisivo l’immagine di James Bond. Un successo che ha spinto Netflix a rivaleggiare con gli studios tradizionali per avere i diritti di distribuzione di due seguiti, sempre con Craig protagonista. Il primo di questi, Glass Onion, ha debuttato al Festival di Toronto qualche mese fa ed è poi brevemente circolato nelle sale in alcuni Paesi (la Svizzera non era tra questi) prima di arrivare sulla piattaforma in tempo per le feste.

Johnson ha scritto il film durante il primo lockdown e la cosa si riflette nel film: siamo nel maggio del 2020, quando le restrizioni cominciavano a diminuire in Europa, ed è proprio in Europa, per l’esattezza in Grecia, che vengono invitati i protagonisti. Un gruppo di imprenditori e politici, tutti legati dall’amicizia con il miliardario Miles Bron, il quale ha organizzato una delle loro tradizionali rimpatriate sulla sua isola privata in territorio ellenico: Glass Onion, appunto, la cipolla di vetro, come il bar dove si sono conosciuti anni addietro (ma anche il titolo di una canzone dei Beatles, che fa capolino nei titoli di coda). Questa volta la festa prevede un gioco a tema: l’omicidio fittizio di Miles, con gli altri che devono indovinare chi lo ha «ucciso» e perché. Ironia del fato, uno degli inviti finisce a casa di Blanc, che si presenta con piacere perché, causa COVID, non ha casi seri su cui indagare. Solo che, a sorpresa, la prima sera il morto ci scappa per davvero e quello che doveva essere un momento di svago tra amici si trasforma in qualcosa di più macabro.

Al di là del legame musicale (anche Knives Out era un titolo basato su una canzone), Johnson ha scelto l’appellativo Glass Onion per esplicitare sin dall’inizio il suo approccio a questo secondo caso per Blanc: gli apparenti strati di complessità celano qualcosa di trasparente, di facilmente intuibile e il mistero stesso è meno interessante di ciò che il regista ci costruisce attorno, creando un puzzle che mescola nozioni scientifiche, letterarie e musicali per analizzare, in modo diverso dal primo film, la struttura del giallo classico in ottica contemporanea. Non cerca di essere più intelligente del prototipo a livello drammaturgico e proprio per questo a tratti lo supera per quanto riguarda il puro divertimento associato all’indagine, accompagnato da una satira sociopolitica che è ancora più feroce rispetto al 2019 (per questioni di tempistiche dell’uscita, non sono mancati i paragoni con la recente vicenda di Elon Musk e la sua gestione a dir poco disastrosa di Twitter). E se un po’ dispiace che molti vedranno il film esclusivamente su piattaforma, laddove il primo era diventato un fenomeno anche grazie all’esperienza collettiva in sala (e alle proiezioni a Toronto, dove era presente chi scrive, non sono mancati gli applausi a scena aperta per alcune trovate particolarmente divertenti), il cambio di strategia non ha influito sulla creatività di Johnson, anzi: i mezzi forniti da Netflix gli hanno consentito di essere ancora più beffardo, ragionando ancora più in grande quando in realtà la vicenda è molto contenuta come da tradizione di genere.

C’è anche una piccola, involontaria vena malinconica, legata a due camei postumi: tra i volti prestigiosi che hanno accettato di apparire brevemente nel corso della pellicola ci sono anche il grande musicista Stephen Sondheim, appassionato di enigmi e Angela Lansbury, alias la mitica Jessica Fletcher. A loro è dedicato questo esilarante viaggio a base di morte, inganni e stupidità.