Motori

Il Salone dell’auto ai tempi di Internet: la necessità di allargare gli orizzonti

Il Geneva Motor Show nelle intenzioni dei suoi organizzatori diventerà un Salone della mobilità e non più solo dell’automobile
André Hefti, attuale direttore del Salone dell’auto di Ginevra.
Tarcisio Bullo
Tarcisio Bullo
03.03.2019 20:00

GINEVRA - Tempi durissimi per le grandi fiere nazionali e internazionali, messe sotto pressione dalla crescente importanza assunta da internet. La fiera non è più il luogo ideale per raccogliere contatti: per questo ci sono i siti web, le email, i social network. E così si è celebrato il funerale della Muba di Basilea dopo 103 anni, del Comptoir di Losanna dopo 99 edizioni, mentre non se la passano bene né la fiera orologiera Baselworld, né il Salone internazionale dell’alta orologeria di Ginevra SIHH.
Alla vigilia dell’apertura di un altro grande appuntamento espositivo ginevrino, il Salone internazionale dell’auto giunto all’89° edizione (da giovedì 7 al 17 marzo), ci si può allora interrogare sul destino che attende in futuro quest’altro evento di grande richiamo. Ebbene, nonostante la defezione annunciata quest’anno da alcune grandi case automobilistiche, come Opel, Volvo, Ford, Hyundai, Jaguar e Land Rover, i dirigenti del Geneva Motor Show guardano fiduciosi al futuro.
Ci sarà dunque sicuramente anche una 90° edizione per la rassegna internazionale dell’automobile ginevrina, uno degli appuntamenti annuali più importanti al mondo per l’intero settore dell’industria delle quattro ruote, che nella città di Calvino quest’anno presenterà più di cento anteprime mondiali ed europee.

L’assenza di numerose marche importanti è più di un campanello d’allarme però per gli organizzatori di questo genere di eventi, e la conferma ce l’ha data ad inizio ottobre il Paris Motor Show, che ha visto piovere le disdette di Lamborghini, Mazda, Nissan, Subaru, VW e, come a Ginevra, di Ford, Volvo e Opel. «Il messaggio l’abbiamo recepito, c’è sicuramente bisogno di un cambiamento di direzione ed è chiaro il nostro obiettivo per il futuro: vogliamo diventare un Salone della mobilità, non più solo un salone dedicato all’automobile. È in questo senso che va letta la nostra collaborazione con l’IFA di Berlino (una delle maggiori fiere tecnologiche del mondo, ndr) che già quest’anno porterà all’organizzazione di una conferenza con relatori provenienti da grandi aziende di risonanza mondiale, su come le nuove tecnologie cambiano il nostro modo di pensare, di vivere e di guidare» afferma il direttore uscente del Geneva Motor Show André Hefti, che relativizza l’importanza delle assenze di quest’anno. «Per alcuni marchi che per ragioni strategiche hanno deciso di non presentarsi a Ginevra, ma che non escludono di tornare nei prossimi anni, abbiamo 34 nuovi espositori in tutti i settori, con alcuni importanti costruttori russi e cinesi. No, non temo un declino del Salone: una recente inchiesta indipendente svoltasi coinvolgendo aziende di importanza mondiale, ha rivelato che il Geneva Motor Show è considerata la manifestazione più importante al mondo, prima del CES di Las Vegas e della IAA di Francoforte» continua Hefti.

Un’indagine indipendente ha accertato che per molte aziende di fama internazionale il Salone di Ginevra è la manifestazione più importante al mondo

Un’opinione condivisa dai dirigenti di Porsche, per esempio, come ci conferma la responsabile delle relazioni pubbliche di Porsche Schweiz, Christiane Leismeister: «Con l'International Motor Show di Francoforte, quella di Ginevra è una delle fiere più importanti d'Europa e si tiene anche annualmente, un fattore per noi molto importante. La Svizzera e Porsche sono state strettamente legate fin dall'inizio. La prima apparizione internazionale del marchio ha avuto luogo proprio al Salone dell'automobile di Ginevra il 17 marzo 1949, 70 anni fa. Questo rapporto continua, non da ultimo con le prime di quest'anno. La Svizzera è un mercato molto importante per Porsche e a Ginevra molti clienti del nostro marchio raccolgono informazioni importanti sulle nostre innovazioni. Per questo noi siamo convinti che sia necessario essere presenti».

Anche il marchio giapponese Mazda la pensa allo stesso modo. Giuseppe Loffredo, ticinese responsabile delle relazioni pubbliche di Mazda Schweiz: «Da un punto di vista strategico noi ci concentriamo su tre appuntamenti in tre diversi continenti: quello di Tokyo perché essendo Mazda un marchio giapponese giochiamo in casa, quello di Ginevra per l’Europa e uno a scelta tra Los Angeles e New York negli USA. Sono scelte dettate un po’ anche dalle nostre vendite, ma parlo comunque sempre e solo di saloni di classe A. Ginevra è un must, ma in generale bisogna dire che per tutti è giunto il momento di rivedere un po’ il format, rimasto praticamente immutato negli anni. Io vedrei bene l’integrazione della digitalizzazione e per Ginevra forse anche di allargare il discorso ad altri mezzi di locomozione».

ll Salone dell’automobile cerca di rinnovarsi, ma la presenza femminile agli stand è un ingrediente sempre apprezzato dalla maggior parte del pubblico.
ll Salone dell’automobile cerca di rinnovarsi, ma la presenza femminile agli stand è un ingrediente sempre apprezzato dalla maggior parte del pubblico.

Nonostante qualche defezione, per la maggioranza delle case automobilistiche l’importanza di essere presenti a manifestazioni di questo tipo non è in discussione. «C’è persino una controtendenza, con qualche salone minore che viene scelto soprattutto dai nuovi costruttori per presentare delle novità importanti: così facendo, questi sanno di poter attirare tutta l’attenzione sulle loro proposte. Per me bisognerebbe riconsiderare un po’ la durata: dieci giorni di esposizione sono forse eccessivi» afferma Loffredo, che conclude dicendosi ottimista circa il futuro di questi appuntamenti. «Non capisco le chiusure totali, il disimpegno: posso invece comprendere che qualcuno tenti una sperimentazione percorrendo vie alternative, valutando alla fine costi e benefici. Ma per Ginevra non sono pessimista, sono anzi convinto che chi ha disertato tornerà, soprattutto se gli organizzatori sapranno recepire le mutate esigenze degli espositori e del pubblico».

Tra coloro che hanno deciso di restare a casa quest’anno, un po’ a sorpresa c’è anche Volvo. «Loro cercano sempre un po’ di stupire - dice il direttor Hefti. A Los Angeles l’anno scorso alle giornate della stampa hanno lasciato il padiglione vuoto...». Il celebre marchio svedese, ora finito in mani cinesi, sembra però vedere le cose sotto un altro punto di vista. «I cambiamenti in atto nel settore automobilistico stanno dando vita a nuove tipologie di clienti per Volvo Cars e a nuove tecniche per lanciare i nostri prodotti sul mercato», dichiara Björn Annwall, alto dirigente di Volvo. «La partecipazione sistematica agli eventi tradizionali del settore è una strada non più percorribile. Dobbiamo personalizzare la nostra attività di comunicazione tenendo conto di come i vari canali a disposizione si integrano al nostro messaging, alle nostre tempistiche e al tipo di tecnologia che stiamo presentando».

Più o meno simile il pensiero del gruppo Jaguar Land Rover, che per bocca del suo portavoce in Svizzera Patric Horisberger afferma: «Monitoriamo costantemente l’efficacia delle nostre attività di marketing. L’evoluzione della tecnologia digitale ci apre nuove opportunità di commercializzare le auto e di entrare in contatto con i clienti. Anche se abbiamo deciso di non partecipare al Salone di Ginevra 2019, il marketing esperienziale rimarrà però un elemento chiave per il nostro brand e continueremo a studiare e scegliere le migliori soluzioni per soddisfare le esigenze dei nostri clienti».

Il motore elettrico la farà da padrone

Per dare un’idea dell’importanza del Geneva Motor Show 2019 potrebbe bastare un dato: l’evento sarà seguito da circa 10.000 rappresentanti dei media, pronti a raccontare pregi e difetti delle oltre 100 anteprime mondiali ed europee, annunciate al Salone. Cosa ci aspetta nel parterre di Ginevra? Bentley Motors festeggerà la sua storia centenaria con un’anteprima, mentre gli esperti di Motorworld Group presenteranno una spettacolare esposizione di auto classiche. Come ogni anno, saranno le hypercar le protagoniste del Salone, come Ferrari, Lamborghini, McLaren, Aston Martin, Pagani e Koenigsegg, che attireranno gli sguardi di tutti con novità sensazionali. Il Costruttore di supercar tedesco Roland Gumpert ha annunciato un’affascinante auto ibrida con motore al metanolo. Si attende con grande interesse anche lo sviluppo della flying car di Pal-V e non mancheranno auto elettriche del tutto singolari, quali – per citare soltanto un esempio – quelle di E.Go oppure l’assoluta novità «Mark Zero» di Piëch Automotive.
Il prestigioso «Car of the Year 2019» è ancora una volta ospite al Salone dell’Auto di Ginevra e oggi pomeriggio alle ore 15.00 scopriremo il verdetto: il premio sarà assegnato per l’ottava volta all’Expo ginevrina e per conquistarlo competono in sette auto, ossia Alpine A110, Citroën C5 Aircross, Ford Focus, Jaguar I-Pace, Kia Ceed, Mercedes-Benz A-Class, Peugeot 508. L’ambìto trofeo viene attribuito da una giuria di 60 autorevoli giornalisti dell’automotive all’auto più innovativa giunta sul mercato negli ultimi 12 mesi.

L’elettrificazione è all’ordine del giorno e a Ginevra in questo senso potremo vedere numerose proposte che arriveranno presto sul mercato. Se Volvo come detto sarà assente, per contro il suo marchio elettrico sportivo Polestar presenterà il suo modello 2, una berlina zero emissioni che nelle intenzioni, dal 2020, rivaleggerà con Tesla Model 3: 500 km di autonomia, 40.000 euro di listino.
Audi porta a Ginevra il prototipo del suo piccolo SUV elettrico, BMW presenta la nuova Serie 3 Touring e il restyling della Serie 7, anche ibrida, così come la X5.
C’è molto interesse anche per il marchio Jeep, che che presenta Renegade, Compass e Wrangler elettrificate. Restando in FCA, grande attesa per la Giulietta edizione 2019.
In casa Mercedes prima europea di CLA Coupé e mondiale del van elettrico EQV concept, della CLA Shooting Brake e della GLC restyling. Renault presenterà la nuova Clio, dotata di motori diesel e benzina, ma anche una versione ibrida. Porsche porta la nuova 911 in versione cabrio insieme a Boxster e Cayman T, Mitsubishi la nuova ASX ma anche l’Engelberg Tourer Concept che dà il nome ad un SUV elettrico. Volkswagen presenta la nuova Passat versione 2019; novità arrivano anche da Toyota, Seat e Skoda, per non parlare dell’offensiva delle francesi Citröen e Peugeot, ma stiamo davvero andando a volo d’uccello, impossibile riassumere in poche righe tutto il bello e il nuovo che ci sarà modo di ammirare a Ginevra prima di vederlo correre sulle nostre strade. E non abbiamo detto nulla delle innumerevoli supercar...