Il sovraffollamento sui treni TILO è «un caso raro»

Otto clienti su dieci si dichiarano soddisfatti o molto soddisfatti del servizio offerto da TILO. È quanto emerge dall'indagine biennale svolta dal 6 al 24 ottobre 2022 sulla soddisfazione della clientela. Sono oltre 3.400 i questionari elaborati e validati, che fanno riferimento a viaggiatori che si spostano unicamente in Ticino, che si muovono in Lombardia e a passeggeri transfrontalieri. «Un ottimo risultato» per il direttore di TILO SA, Denis Rossi, di cui si dichiara «molto soddisfatto»: «La media generale (l'81% dei clienti intervistati, ndr.) è molto buona, ci sono fattori che hanno gradi di soddisfazione anche del 90%, come sicurezza e pulizia. Altri sono un po' più critici».
Cantieri e difetti ai convogli
Se l’80% dei clienti TILO si dichiara soddisfatto o molto soddisfatto del «Tempo di viaggio» ed è pure migliorata la soddisfazione sulla «Frequenza dei collegamenti» e sulle «Coincidenze», non si può dire lo stesso del livello di soddisfazione sulla puntualità dei collegamenti (63%), statisticamente in leggero calo rispetto al 2020 (66%). Un tema «delicato», dove la soddisfazione non è mai stata alle stelle. «Nel 2022 abbiamo avuto problemi con alcuni nostri treni, anche nuovi, così come guasti all'infrastruttura, cantieri - chiarisce Rossi -. È stato un anno con grosse difficoltà».
Le FFS, nel loro bilancio di fine gennaio, avevano parlato di «puntualità insoddisfacente in Ticino» legata a ritardi soprattutto tra maggio e settembre a causa dei numerosi guasti ai nuovi treni del traffico regionale di TILO. «Inoltre - scrivevano -, il ritardo dell’omologazione in Italia non ha permesso di utilizzare i treni come previsto. Dall’autunno in poi i nuovi treni TILO hanno circolato con maggiore affidabilità e la puntualità è migliorata, anche grazie al clima favorevole e senza piogge dell’ultimo trimestre e al regolare funzionamento degli impianti ferroviari».
A tal proposito, il direttore di TILO SA constata che «la situazione legata all’introduzione dei nuovi veicoli che ha creato difficoltà durante l'estate è stata quasi completamente risolta». Attualmente, ci sono altri aspetti, altri progetti, altre modifiche che potrebbero creare qualche problema, ma la situazione nel 2023 dovrebbe essere migliore rispetto a quella dello scorso anno. «Già a partire da novembre 2022, ma soprattutto in dicembre, gennaio e nelle prime settimane di febbraio, la puntualità è cresciuta sensibilmente. Si può sempre fare meglio, ma la situazione è decisamente diversa rispetto allo scorso anno».
I cantieri, va da sé, saranno ancora presenti. «Quando si investe nell'infrastruttura è sempre un fattore positivo», tiene a precisare il nostro interlocutore. «Da inizio anno, ad esempio, il traffico ferroviario tra Tenero e Locarno è stato interrotto totalmente, sostituito da bus e da lunedì 13 febbraio i treni sono tornati a circolare. Ma grazie a questi lavori, a fine anno ci sarà una nuova fermata a Minusio. Di lavori, sulla linea, ce ne saranno sempre».
Il sovraffollamento è «un caso raro»
Anche la disponibilità dei posti a sedere è stata criticata da alcuni viaggiatori, con una valutazione positiva solo del 58% dei partecipanti all'indagine. Il tema è particolarmente sentito per i viaggiatori che percorrono la tratta Como San Giovanni – Milano Centrale, così come su altre linee negli orari di maggiore frequentazione, al mattino e alla sera. «La verità è che i veicoli che abbiamo a disposizione li utilizziamo tutti. Sono tutti in circolazione», aggiunge Denis Rossi. Tolti quelli in riparazione o che sono oggetto di modifiche strutturali, l'intera disponibilità dei TILO si trova quindi su rotaia. «Il treno è una risorsa limitata. Ma c'è anche da dire che in Ticino l'orario è molto fitto, per cui anche con una maggiore disponibilità di veicoli non è detto che riusciremmo a metterne in circolazione di più causa saturazione dell’infrastruttura ferroviaria». Ciò vale anche oltre confine, perché la Rete ferroviaria italiana (RFI), molto probabilmente, non concederebbe ulteriori tracce.
Durante l'estate è capitato di raccogliere lamentele da parte di alcuni viaggiatori che, in rari casi, sono arrivati addirittura a parlare di «carri bestiame». Ma si tratta, appunto, di casi rari, che devono essere contestualizzati. «Bisogna puntualizzare il "contesto storico" - chiarisce il direttore di TILO SA -. L'orario Ceneri con più treni e maggiore capacità è stato introdotto nell'aprile del 2021, anno pandemico». Fino all'inverno 2021 e alla primavera 2022 erano ancora in atto alcune restrizioni. La situazione è tornata alla normalità a partire dai mesi primaverili e c'è stato un boom di passeggeri (la media giornaliera record di 70.000 viaggiatori è stato registrata nel mese di ottobre). «D'altra parte l'orario estivo dei cantieri ci ha costretti a ridurre l'offerta e a sopprimere qualche treno. Ciò equivale a meno convogli per più clienti». E la situazione si fa subito «più calda», soprattutto quando a viaggiare sono anche i turisti. «Ci sono poi i singoli casi, in cui un treno si guasta. Se un TILO non circola, le persone che avrebbero dovuto usufruirne si sommano a quelle che sarebbero salite sul treno successivo, che di conseguenza potrebbe risultare sovraffollato. Ma si tratta di casi puntuali, in situazioni particolari e di emergenza». Denis Rossi, al riguardo, è però positivo: «In questo momento non si parla di sovraffollamento. E con le migliorie in atto, questi casi dovrebbero essere sempre più rari. TILO si impegna a migliorare costantemente la situazione».