Il Super Bowl di The Rock

Uno dei momenti più emozionanti del Super Bowl numero 56 è stato la presentazione dei Los Angeles Rams e dei Cincinnati Bengals fatta da The Rock, cioè Dwayne Johnson, con un’enfasi notevole anche per gli standard dell’evento sportivo più atteso e seguito d’America. Ma The Rock non è un annunciatore, né un imbonitore, bensì uno degli attori più pagati del mondo ed un uomo che il football lo conosce perfettamente. Anche se nella memoria collettiva più che le sue parole rimarranno i bicipiti che ormai hanno raggiunto dimensioni imbarazzanti.
Football
Fra i mille impegni cinematografici, quelli con Netflix, le ore in palestra e i suoi interventi su tutto lo scibile umano, The Rock ha trovato il tempo di preparare poche parole in purissimo stile WWE, da far seguire alla sua celeberrima alzata di sopracciglio: «È il momento. È il momento per tutti noi qui e milioni di persone in tutto il mondo di essere testimoni di questi incredibili giocatori che lasceranno sudore, budella e orgoglio in eredità su questo campo sacro, perché questo è ciò che fanno i campioni. Signore e signori, è mio onore dire che, finalmente, è il momento del Super Bowl!». La gente al SoFi Stadium di Inglewood e anche quella a casa è letteralmente impazzita, perché più delle parole a emozionare è stata la convinzione di una superstar dello spettacolo americano che in gioventù il Super Bowl ha davvero sognato di giocarlo. Non dal divano, ma dal campo visto alla University of Miami, college che sul football punta tantissimo. The Rock nei primi anni Novanta era defensive tackle, nell’era dell’immenso Warren Sapp.
Wrestling
Poi la sua carriera non ha avuto sbocchi nella NFL, ma nel wrestling che nel suo caso non è stato un ripiego ma un affare di famiglia, visto che padre (da lui, Rocky Johnson, il soprannome ‘The Rock’), zio ed altri parenti sono stati wrestler di alto livello e lui stesso nel delirio di sigle e di manifestazioni di questo sport ha vinto titoli mondiali e inanellato decine di partecipazioni nei vari Raw e SmackDown. È stato il wrestling a farlo diventare idolo pop che attraversa le generazioni, visto che la sua immagine ha fruttato centinaia di milioni di dollari applicata a videogiochi, buona parte di quelli targati WWF e WWE, serie televisive, pubblicità e film, dall’esordio da protagonista nel Re Scorpione alla saga di Fast and Furious, passando per Doom, Faster e altro. Marlon Brando era un’altra cosa, ma The Rock se la cava con l’autoironia e il fatto di rivolgersi a un pubblico che chiede soltanto intrattenimento: dalla finzione del wrestling a quella cinematografica il passo è stato breve.
Influencer
Chi ha una certa età tende a considerare Dwayne Johnson un fenomeno soltanto americano, ma in realtà lui a quasi 50 anni (li compie il 2 maggio) è uno dei pochi personaggi davvero conosciuti in tutto il mondo e la più recente classifica mondiale degli influencer, pubblicata da Milano Finanza, dice che il prezzo di un suo post su Instagram è secondo soltanto a quello di Cristiano Ronaldo: 1,6 milioni di dollari per ogni messaggio social del calciatore portoghese, 1,5 per quelli di The Rock, Ariana Grande e Kylie Jenner, in una classifica che vede quinta Selena Gomez, sesta Kim Kardashian (sorellastra di Kylie Jenner), poi Messi, Beyoncé, Justin Bieber e Kendall Jenner, sorella di Kylie e decima con un milione a post. Insomma, The Rock è una macchina da soldi (il suo patrimonio è stimato in 500 milioni di dollari) ma la sua unicità non risiede in questo bensì nell’essere credibile e autore dei propri testi. Spesso interviene su temi sociali e spesso sul football, su cui ha basato quella straordinaria serie HBO che si chiama Ballers.

Ballers
Nelle cinque stagioni di Ballers il ruolo di Johnson è quello di un ex giocatore di football di Miami, ancora popolarissimo ma sempre alle prese con problemi finanziari, che cerca di riciclarsi come agente di giocatori e poi come imprenditore, cercando di acquisire una squadra della NFL e scontrandosi con vari tipi di problemi, fra cui il razzismo. Un po’ quello che The Rock è nella vita reale: personaggio di spettacolo, ma che cerca sempre di avere il controllo del proprio lavoro. Di sicuro Ballers è la fiction più amata da Johnson, quella in cui lui più si avvicina ai propri sogni di giovane e di adulto. È anche per questo che non lo vedremo in Fast and Furious 10, con il suo abbandono reso più frizzante da una lunga lite via social network con Vin Diesel. Del resto già non c’era nel 9 e per il momento è contento di essere emigrato nello spin-off Hobbs & Shaw, insieme a Jason Statham (Hobbs sarebbe The Rock).
Dieta
Ma tornando all’attualità e a ciò che davvero interessa l’uomo di mezza età, come fa Dwayne Johnson ad avere quel fisico e quei bicipiti a 50 anni? La sua routine di allenamento, ben nota ai suoi follower, è fatta di minimo tre ore di pesi ogni giorno, a cui sommare l’attività aerobica e il resto. Il tutto sostenuto dall’assunzione di circa 5.000 calorie al giorno, suddivise in sette pasti che lui ha il tempo di fare anche perché dorme pochissimo: a letto a mezzanotte e sveglia alle quattro. Lui condivide tutto, ma non proveremmo ad imitarlo. Primo pasto: merluzzo, due uova e cereali. Secondo: merluzzo, patate e verdure. Terzo: pollo, riso in bianco e verdure. Quarto: merluzzo, riso in bianco e verdure. Quinto: carne, patate arrosto e spinaci. Sesto: merluzzo, due piatti di riso e insalata. Settimo, l’ultimo prima di prendere sonno: formaggio, seguito da una omelette di 10 uova e un piatto, a rotazione, di cipolle o funghi. Pochi o zero condimenti, come si nota. Nemmeno stiamo a citare gli integratori di ogni tipo, dall’equivalente dell’olio di fegato di merluzzo di nostra nonna ad altri più di sintesi. Non una fissazione, questa routine, perché lui con il corpo ci lavora. Ma ha anche una grande testa, che sa trasmettere emozioni, come non si può insegnare in alcuna scuola di recitazione.