Il trans Brenda, figura chiave

ROMA - Il ritrovamento del cadavere carbonizzato di Brenda, il transessuale figura chiave del "caso Marrazzo" (vd suggeriti), sta portando gli inquirenti a non trascurare alcuna pista. Brenda sembra sapesse sicuramente di più di quanto ha raccontato agli investigatori. E non solo sullo scandalo che ha travolto l'ex presidente della Regione Lazio ma, forse, su altri vip filmati o fotografati duranti incontri a luci rosse e poi ricattati. Non solo: le indagini punterebbero ora ad accertare se il trans fosse coinvolto in un'attività di dossier per conto terzi. Per questo saranno setacciate agende e rubriche alla ricerca di contatti e amicizie. L'ipotesi è che Brenda potesse essere l'anello operativo tra ricattati e ricattatori. E non solo per soldi.
Le indagini tendono ora a far luce anche su un'altra morte sospetta, quella del pusher fornitore di cocaina a trans e clienti vip: Gianguarino Cafasso, morto per overdose il 12 settembre scorso in un albergo ad ore di via Salaria a Roma. Cafasso, molto amico di Brenda, sarebbe stato il detentore del video completo di Marrazzo. Cosa conteneva quel cellulare? Altri video compromettenti? E cosa contenevano il pc di Brenda e il suo telefonino (rubato circa dieci giorni fa dopo che il trans fu picchiato e aggredito)? Interrogativi che sono all'esame degli investigatori.