Bosco Gurin

Impianti di risalita, Frapolli chiama i Comuni

Il «patron» della stazione turistica pronto a costituire una nuova società anonima con capitale azionario aperto agli enti locali valmaggesi - Nel corso dell'estate sarà presentata la domanda di costruzione per il metrò alpino tra Rovana e Formazza
©CdT/Archivio
Spartaco De Bernardi
19.05.2022 15:32

Una nuova società anonima per la proprietà e la gestione degli impianti di risalita di Bosco Gurin. La intende costituire Giovanni Frapolli aprendo la partecipazione azionaria ai Comuni della Vallemaggia. «La mia idea è di coinvolgere i Comuni così che possano contribuire allo sviluppo della stazione turistica e, di riflesso, di tutta la valle» dichiara Frapolli al CdT spiegando le riflessioni che stanno alla base di questa sua iniziativa i cui punti essenziali sono stati presentati dal presidente dell’Associazione dei Comuni di Vallemaggia (Ascovam) Michele Rotanzi durante l’assemblea dei delegati svoltasi mercoledì sera a Cavergno. Ascovam che ha dato la sua adesione di principio a quest’iniziativa. Ma non solo: per approfondirne gli aspetti finanziari, ha costituito un gruppo di lavoro. Entro fine estate sarà redatto un documento sulla base del quale i Municipi potranno, se lo vorranno, allestire i messaggi da sottoporre ai rispettivi Consigli comunali per decidere l’eventuale ingresso nell’azionariato della nuova SA.

Nelle viscere della montagna

Michele Rotanzi ha inoltre annunciato che a breve sarà inoltrata la domanda di costruzione per il metrò alpino che collegherà la Val Rovana con la Val Formazza. «La depositerò nel corso dell’estate» conferma Frapolli, ricordando come questo progetto goda del sostegno politico di Ascovam e Comuni valmaggesi. Il tracciato del futuro collegamento alpino transfrontaliero si svilupperà per intero nelle viscere della montagna: una galleria monotubo di circa 5,8 chilometri con stazioni di arrivo e partenza a Bosco Gurin e a Formazza. Costi previsti: 52 milioni di franchi. Nell’attesa che questo progetto veda la luce, per l’imminente stagione estiva sarà in funzione la slittovia. Intanto i rapporti tra il «patron» della stazione turistica e il locale Patriziato restano tesi, tanto che il rappresentante di quest’ultimo presente all’assemblea ha chiesto un incontro urgente con il Consiglio direttivo dell’Ascovam.

Faggete Unesco da valorizzare

La Vallemaggia, evidentemente, non è solo Bosco Gurin. Innumerevoli sono i progetti per i quali l’Ascovam, così come l’antenna dell’Ente regionale di sviluppo con il suo responsabile Christian Ferrari e il Masterplan per l’alta valle coordinato da Timo Cadlolo, è stata impegnata e continuerà a farlo: dalla Via Alta Vallemaggia, inaugurata la scorsa estate, al collegamento tra Lavizzara e Leventina per il quale si stanno approfondendo le varianti della galleria e della funivia, senza dimenticare il Centro internazionale di scultura a Peccia. Ma soprattutto le faggete della valle di Lodano iscritte sulla lista del patrimonio mondiale dell’Unesco: per la loro gestione e promozione, ha spiegato il presidente della Fondazione Vallemaggia Territorio Vivo Aron Piezzi, è stato costituito un gruppo strategico. Sempre Piezzi ha poi presentato la proposta per l’impiego del capitale della Fondazione: dei 2 milioni versati a suo tempo dal Cantone per compensare la chiusura dell’ospedale di Cevio, ne restano 1,9 dopo il finanziamento di alcune iniziative locali. Ebbene, 100.000 franchi andranno in un fondo creato per aiutare quegli enti che hanno difficoltà a finanziare interventi a favore del paesaggio. Altri 300.000 franchi serviranno a finanziare tre precisi progetti: quello per la riorganizzazione dei parcheggi e la creazione di aree di sosta per camper, lo studio su demografia e parco immobiliare per attirare residenti e aziende in valle, e il cosiddetto progetto paesaggio comprensoriale. La parte più consistente, 1,2 milioni, sarà infine impiegata per far decollare gli investimenti promossi dai Comuni che hanno valenza regionale. Di riserva restano 300.000 mila franchi.

Per la gestione e la valorizzazione delle faggete è stato costituito un gruppo strategico.
Per la gestione e la valorizzazione delle faggete è stato costituito un gruppo strategico.

Masterplan alta valle, il bilancio è positivo

Dodici progetti realizzati, quattro in fase di maturazione ed altre dodici nuove iniziative non previste inizialmente per un investimento complessivo di 9 milioni di franchi. È oltremodo lusinghiero il bilancio del primo quadriennio di attività svolto dal Masterplan al Vallemaggia a sostegno di iniziative locali in grado di generare valore aggiunto sul territorio e presentato dal coordinatore Timo Cadlolo. Quattro i progetti faro che contribuiscono allo sviluppo della regione: la Via Alta Vallemaggia, il posizionamento turistico delle quattro valli del Locarnese, lo sviluppo dell’offerta a Bosco Gurin e il Centro ricreativo-turistico di Bignasco.