Gli scenari

In attesa del destino di Sorte

La frazione di Lostallo è stata inserita in zona rossa, ma la decisione adesso spetta al Municipio dopo averne discusso con gli sfollati – O si abbandona o si realizza un vallo protettivo
© MICHAEL BUHOLZER

Gli occhi di tutti, un anno fa come oggi, sono sempre rivolti a Sorte. Delle quattro frazioni di Lostallo è stata la più colpita dalle bizze di Giove Pluvio, con gli affluenti del fiume Moesa che ingrossandosi hanno portato a valle distruzione e morte. Il destino di quel villaggio che porta nel nome l’imprevedibilità della vita è parzialmente segnato, ma non ancora deciso. I preposti uffici cantonali e i geologi l’hanno inserito in zona rossa (cfr. il CdT del 4 aprile), tuttavia l’ultima parola spetta al Municipio dopo, chiaro, averne discusso con la ventina di sfollati. Ciò che è stato fatto ripetutamente nelle ultime settimane. Molti cittadini vorrebbero rientrare nelle abitazioni che hanno dovuto abbandonare in fretta e furia il 21 giugno 2024. Hanno trovato un’altra ubicazione, ma «Sorte è casa», come hanno più volte ripetuto. Nonostante tutto. E chissà che, fra una decina d’anni, non possano tornare.

Solidarietà infinita

L’Esecutivo ha la massima comprensione anche se, come affermato di fronte ai media dal sindaco Nicola Giudicetti una volta venuto a conoscenza della Carta dei pericoli, «ora occorre essere realisti». Le ipotesi sul tavolo sono due, al vaglio dell’Ufficio federale dell’ambiente: o si lascia così com’è l’area più a rischio (situata sulla sponda destra) oppure si realizzano ulteriori opere di premunizione investendo milioni. In particolare un vallo di protezione del costo di circa 7 milioni che devierebbe le colate detritiche verso sud. Una scelta difficilissima da prendere (che dovrebbe venire comunicata il 3 luglio) dal punto di vista del cuore per una comunità che, fin dalle prime ore dell’alluvione, ha dimostrato di essere unita anche nelle avversità. E che, grazie alla grandissima generosità di chi non ha voluto lasciare soli i mesolcinesi, ha potuto sistemare strade e sentieri nonché mettere mano ad infrastrutture fondamentali come gli acquedotti.

Per non dimenticare questi dodici mesi di sofferenza e solidarietà domani, sabato 21 giugno dalle 11, al parco giochi di Cabbiolo si terrà un evento commemorativo con musica, attività e discorsi.