Spagna

In migliaia in piazza a Madrid per chiedere le dimissioni di Sanchez

La protesta, convocata dalla piattaforma 'Per la Spagna Costituzionale', che associa un centinaio di organizzazioni conservatrici mobilitate contro quella che reputano una «deriva» dell'esecutivo e «una minaccia alla democrazia e allo Stato di diritto», si è snodata lungo il centrale Paseo de la Castellana, fino a Plaza Colon
© EPA/RODRIGO JIMENEZ
Ats
10.05.2025 15:43

Al grido di 'Traidor, dimision!' (traditore, dimettiti!), migliaia di persone sono scese in piazza oggi a Madrid per esigere le dimissioni del premier Pedro Sanchez e del governo e la convocazione di elezioni anticipate.

La protesta, convocata dalla piattaforma 'Per la Spagna Costituzionale', che associa un centinaio di organizzazioni conservatrici mobilitate contro quella che reputano una «deriva» dell'esecutivo e «una minaccia alla democrazia e allo Stato di diritto», si è snodata lungo il centrale Paseo de la Castellana, fino a Plaza Colon.

Alla manifestazione, indetta dopo l'ultima crisi provocata dal blackout dello scorso 28 aprile, hanno preso parte numerosi dirigenti del conservatore Partito Popolare e della forza dell'ultradestra Vox, ma non i leader, rispettivamente Alberto Nunez Feijoo e Santiago Abascal.

«Il governo non è all'altezza del Paese e dovrebbe dimettersi subito, rinunciare all'azione di governo convocare le urne e lasciare che siano gli spagnoli a decidere il futuro della Spagna», ha dichiarato il portavoce dei popolari al Congresso spagnolo, Miguel Tellado.

Mentre Marcos de Quinto, ex dirigente del partito costituzionalista Ciudadanos e uno dei promotori della piattaforma, dal palco ha fatto appello a «resistere» contro il governo di Sanchez, che «ci ha portato più insicurezza nelle strade». E ha criticato «la politica ambientale» dell'esecutivo, che a suo dire «distrugge quello che serve, come le dighe e le centrali nucleari».

Tra le bandiere spagnole costituzionali sventolavano anche quelle pre-costituzionali, dell'epoca franchista.