In Svizzera l’amore passa dal soggiorno: pulizia e ordine battono romanticismo

Prima o poi in una nuova conoscenza arriva quel momento delicato: l’invito a casa. E lì non contano più solo sorrisi e chiacchiere, ma entra in gioco anche la prova del salotto, del bagno e – perché no – del frigorifero. A confermarlo è un sondaggio rappresentativo condotto da YouGov, tra il 3 e il 9 settembre 2025 su 1274 persone in Svizzera di età compresa tra i 15 e i 79 anni, per conto di newhome, che rivela quanto ordine e pulizia siano decisivi nella percezione di un potenziale partner.
E i risultati non lasciano dubbi: in Svizzera, quando si tratta di amore e nuove conoscenze, l’appartamento gioca un ruolo non da poco. Più ancora della posizione o della metratura, a contare davvero sono l’ordine e la pulizia. Disordine, cattivi odori e ambienti trascurati restano le peggiori «red flag», mentre libri, piante e un frigorifero ben fornito possono trasformarsi in autentiche «green flag».
Quando aprire la porta di casa?
Per oltre il 50% degli uomini e il 42% delle donne il momento giusto per ricevere un nuovo conoscente a casa è dopo il secondo o terzo appuntamento. Tuttavia, le donne si mostrano più caute: la maggior parte ritiene che invitare qualcuno prima del quarto incontro sia prematuro. Gli uomini, invece, tendono a essere più disinvolti: un quinto non avrebbe problemi a invitare già al primo appuntamento, una scelta che solo il 6% delle donne giudica accettabile.
La sistemazione abitativa conta meno di quanto si pensi
Vivere da soli, con i coinquilini o ancora dai genitori? Sorprendentemente, per molti svizzeri non fa grande differenza. Per il 62% degli uomini e il 45% delle donne la sistemazione abitativa del potenziale partner non è importante. Certo, ci sono dei limiti: per il 22% delle donne (e l’11% degli uomini), chi vive ancora con i genitori non è un candidato accettabile. Questo giudizio diventa più severo con l’aumentare dell’età, così come cala la simpatia per gli appartamenti condivisi. Tra gli over 60, quasi un quarto preferisce un partner che viva da solo; sotto i 30 anni, invece, solo il 4% lo considera un requisito.
Sporcizia e caos: le vere “red flag”
La casa è uno specchio della persona che la abita, e quando ci si presenta alla porta di un nuovo conoscente l’impatto visivo conta eccome. Tra i fattori percepiti come più critici spiccano disordine, sporcizia, cattivi odori e ambienti trascurati. Le donne appaiono più severe: il 55% considera un appartamento disordinato un criterio di esclusione, contro il 40% degli uomini.
E non è solo questione di genere: anche istruzione e reddito giocano un ruolo. Più sono alti, più cresce l’attenzione verso la pulizia e l’ordine. «Proprio perché abbiamo chiesto apertamente, senza risposte predefinite, quali aspetti potessero avere un effetto deterrente, il risultato è sorprendente e mostra quanto ordine e pulizia contino nella ricerca di un partner», spiega Lilly Blättner di YouGov.
I veri “no-go”: da droghe e armi agli animali esotici
Oltre al disordine, gli intervistati indicano altri elementi da evitare: armi, droghe, segni di estremismo politico o religioso, ma anche un eccessivo consumo di alcol. Gli animali domestici dividono: cani e gatti sono generalmente apprezzati, mentre serpenti, ragni e altre specie esotiche rappresentano un deciso «no». Tra i motivi di imbarazzo figurano anche arredamenti kitsch, poster di cattivo gusto, oggetti pornografici e ricordi troppo visibili di ex partner.
Libri, piante e frigo pieno: le “green flag”
Fortunatamente non ci sono solo segnali negativi. Alcuni dettagli in casa conquistano punti extra: ordine e pulizia sono i più citati, seguiti da libri e piante, particolarmente apprezzati dalle donne. Anche un arredamento curato e attraente viene visto come una qualità positiva dal 19% delle donne e dal 13% degli uomini. Un frigorifero ben fornito, inaspettatamente, è un segnale apprezzato soprattutto dai più giovani, mentre la biancheria da letto con motivi non crea imbarazzo, anzi viene valutata discretamente bene.
Cosa piace e cosa no: i dettagli che fanno la differenza
Il sondaggio si è spinto anche a indagare nei particolari, chiedendo come vengano percepiti alcuni elementi domestici ben precisi. Non sorprende che un appartamento pulito e ordinato venga accolto con favore quasi unanime, soprattutto dai più giovani sotto i 30 anni, che dimostrano di apprezzarlo ancora di più. Anche una collezione di libri fa sempre la sua figura: è ben vista in generale, ma in particolare conquista le donne e gli over 45.
Le opinioni si dividono invece quando si tratta di decorazioni: per alcuni molti oggetti decorativi danno calore, per altri sono troppi e fanno storcere il naso. Il giudizio medio, infatti, rimane neutro. Un frigorifero ben rifornito, invece, è quasi sempre considerato un buon segno, soprattutto dai giovani, mentre la biancheria da letto con motivi non crea scandalo: il suo punteggio resta nella media, con una valutazione «abbastanza positiva».
Molto diverso il discorso per chi non ha un letto vero e proprio e dorme solo su un materasso appoggiato a terra: qui l’accoglienza è decisamente fredda, con una media di gradimento molto bassa (28). Le donne e gli over 60 sono i più critici, mentre i più giovani tendono a essere un po’ più indulgenti. Invece oggetti d’arte e di design ottengono valutazioni nettamente positive, con un entusiasmo particolare nella Svizzera romanda. Anche le piante sono quasi sempre viste come un ottimo segnale, capaci di dare punti extra a chi le coltiva in casa.
Se l’arte e il verde sono promossi, lo stesso non si può dire per i dispositivi da gaming di ultima generazione: qui prevalgono le valutazioni negative, soprattutto da parte delle donne e degli over 45. Gli uomini e i più giovani sono più comprensivi, e in Ticino come in Romandia il gioco viene giudicato un po’ meno severamente rispetto alla Svizzera tedesca.
Poco apprezzati anche i peluche sul letto, bocciati dalla maggioranza degli intervistati, in particolare da donne e adulti sopra i 45 anni. Infine, anche un bagno pieno di cosmetici e accessori di bellezza suscita qualche perplessità: il giudizio tende al negativo, sebbene uomini e giovani si mostrino più tolleranti rispetto agli altri gruppi.
Il quadro generale
In definitiva, gli svizzeri si mostrano abbastanza tolleranti rispetto alle condizioni abitative di un potenziale partner: vivere soli, condividere un appartamento o abitare con i genitori non è di per sé un ostacolo insormontabile. Ma quando si tratta di ordine e pulizia, la severità aumenta e la soglia di accettazione si abbassa drasticamente.
E così, in un Paese noto per precisione e puntualità, non sorprende che anche in amore la polvere sotto il tappeto possa fare la differenza. Un consiglio ai cuori solitari: se aspettate ospiti speciali, prima di pensare alla cena preparatevi con aspirapolvere, libri in vista e – perché no – qualche pianta verde. Potrebbero essere i migliori alleati nella conquista.