Circolazione

Incidenti: record di feriti gravi nel 2023

Lo ha comunicato l'Ufficio federale delle strade (USTRA), aggiungendo che la cifra dei morti è la seconda più alta degli ultimi cinque anni
© Rescue Media
Ats
14.03.2024 14:54

Il numero di feriti gravi in incidenti stradali ha raggiunto nel 2023 il record dell'ultimo decennio, attestandosi a 4096 persone. Lo ha comunicato oggi l'Ufficio federale delle strade (USTRA), aggiungendo che la cifra dei morti è la seconda più alta degli ultimi cinque anni.

L'incremento dei feriti gravi è stato particolarmente marcato per i motociclisti: +9,1% rispetto all'anno precedente, per un totale di 1'160 persone. Seguono i pedoni e le biciclette elettriche, con aumenti rispettivamente del 7% e del 6,3%.

Nel 2023, globalmente 236 persone sono morte sulle strade, cinque in meno rispetto all'anno prima. Il maggior numero di decessi - 75 - si registra tra gli automobilisti: un dato comunque in calo del 13,8% rispetto al 2022. Le principali cause di incidenti gravi sono l'alcol (99 casi) e la velocità eccessiva (81 casi).

Nel suo comunicato, l'USTRA rileva in particolare l'aumento degli incidenti mortali sulle strisce pedonali, che hanno causato 24 vittime nel 2023, mentre erano 9 nel 2022. I decessi di pedoni sono aumentati complessivamente del 16,7%.

Evoluzione preoccupante

Per l'Ufficio prevenzione infortuni (UPI), questa evoluzione deve essere presa «molto sul serio». Le strisce pedonali non sono una misura di sicurezza in sé, ma semplicemente un mezzo per stabilire la priorità tra il traffico pedonale e quello veicolare, sottolinea un comunicato.

Quando un passaggio pedonale non è costruito secondo le regole o non si trova nel posto giusto, può persino pregiudicare la sicurezza, aggiunge l'UPI precisando che aspetti come la distanza di visibilità, l'illuminazione, la frequenza dei pedoni e l'installazione di isole spartitraffico sono determinanti per la sicurezza.