Inferno a Tianjin: FOTO e VIDEO

TIANJIN - Il bilancio delle vittime delle esplosioni che si sono verificate la notte scorsa a Tianjin, la metropoli portuale a 120 km da Pechino, è già salito a 50 morti e potrebbe ancora aumentare nelle prossime ore. Ci sono infatti 21 persone disperse - in grande maggioranza vigili del fuoco - e 701 feriti ricoverati in dieci ospedali della città, 71 dei quali in condizioni gravi. Ad assistere i feriti, riferiscono i media cinesi, ci sono diecimila medici e infermieri.
Ancora non sono state individuate le cause dell' incendio che ha poi provocato le esplosioni. Le testimonianze dei residenti della metropoli sono agghiaccianti. Alcuni hanno affermato di aver pensato ad un terremoto, altri addirittura a un' esplosione nucleare. Le immagini girate con i telefoni cellulari e diffuse su Internet mostrano un' esplosione spaventosa, che per un attimo illumina a giorno una vasta zona della metropoli e in seguito assume una forma non molto diversa da quella di un fungo atomico.
Buona parte delle vittime - almeno una dozzina, oltre a 18 dispersi - erano parte del contingente di mille pompieri, in gran parte giovani, inviati sul posto dalle autorità' locali. In serata, reparti dell' esercito specializzati nelle emergenze atomiche e chimiche sono stati chiamati ad affiancare i vigili del fuoco che stanno ancora combattendo con le fiamme. Alcuni di loro, secondo testimoni, hanno continuato a lavorare "con le lacrime agli occhi" per i loro compagni morti e dispersi.
Sul web scatta la censura
Alcuni utenti di Internet cinesi si sono lamentati che i loro messaggi sui "social forum" con informazioni e commenti sull'esplosione a Tianjin sono stati cancellati dalla censura. Gli interventi censori si sono verificati nonostante la promessa di un'inchiesta "trasparente" da parte del presidente Xi Jinping.
L'allarme di Greenpeace
Greenpeace Asia, in un comunicato diffuso oggi, ha lanciato l' allarme sulla situazione dell'aria e dell'acqua a Tianjin. Secondo il governo locale le analisi eseguite nella tarda mattinata di oggi non hanno rilevato tracce di inquinamento causato dall'esplosione.
"I dati della stazione di monitoraggio di Tianjin-Tanggu (il quartiere dove si è verificato l' incidente) indicano che tra i materiali pericolosi immagazzinati dalla compagnia c'erano cianuro di sodio (NaCN), toluene discostano (TDI) e carburo di calcio (CaC2), tutti elementi che rappresentano una diretta minaccia per la salute in caso di contatto", sottolinea l'organizzazione ecologista.