Iniziativa sulle armi impallinata

Maggioranza dei Cantoni e dei votanti contrari
Ats
13.02.2011 14:05

BERNA - I sondaggi della vigilia pronosticavano un risultato tiratissimo, ma così non è stato. L'elettore svizzero ha bocciato oggi con il 56,3% dei voti l'iniziativa sulle armi, che avrebbe costretto i militari a consegnare il fucile d'assalto in arsenale al di fuori degli obblighi di servizio. Venti Cantoni, tra cui Ticino e Grigioni, hanno respinto la proposta e sei, quattro romandi più Zurigo e Basilea-Città, l'hanno approvata. L'affluenza alle urne è stata del 49,2%.

Le tradizioni non sono quindi state scardinate: i risultati definitivi indicano che l'iniziativa «per la protezione dalla violenza perpetrata con le armi» ha raccolto 1.395.806 voti contrari e 1.083.161 voti favorevoli. Le resistenze maggiori alla proposta di bandire fucili e pistole da armadi e soffitte si sono manifestate nella Svizzera centrale. Sono stati quindici i Cantoni che hanno espresso parere negativo con proporzioni superiori al 60%. A questa soglia si è avvicinata Berna, con il 59,4%.

Campione del «no» è risultato Appenzello Interno, con una percentuale di pareri negativi pari al 72,3%, seguito da Obvaldo (71,9%), Svitto (70,9%) e Uri (70,6%). Tra gli oppositori all'iniziativa figurano anche il Ticino e i Grigioni, che hanno detto di «no» nella proporzione rispettivamente del 63,5% e del 65%. In Ticino i favorevoli sono stati 33.635, i contrari 58.467. Solo a Carona e Ludiano è passato il sì.