Intemperie, sei morti nel 2014

Quattro i decessi in Ticino, per le frane di Bombinasco e Davesco - 100 i milioni di danni
Ats
10.03.2015 10:59

BERNA - Inondazioni, colate detritiche, slittamenti, frane e cadute di massi hanno causato nel 2014 in Svizzera sei morti - quattro in Ticino - e danni materiali per circa 100 milioni di franchi, leggermente inferiori rispetto all'anno precedente (125 milioni). La maggior parte dei danni è dovuta alle inondazioni (90 milioni), rende noto l'Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (WSL).

Anche se le inondazioni e gli slittamenti sono stati violenti per alcune regioni, paesi e famiglie, a livello nazionale lo scorso anno il maltempo ha causato per la settima volta consecutiva molti meno danni rispetto alla media al netto del rincaro del periodo dal 1972 al 2013 (324 milioni).

Oltre l'80% dei danni, che hanno colpito soprattutto l'Emmental e il bacino del Reno, si è verificato nel piovoso mese di luglio. Duramente colpito dalle precipitazioni temporalesche è stato il comune di Schangnau (BE), dove il 24 luglio l'Emme e i suoi affluenti hanno rotto gli argini e causato un'inondazione con danni per circa 16 milioni. Le masse d'acqua dell'Emme si sono in parte riversate nel quartiere di Bumbach, dove hanno inondato numerose case e la palestra, danneggiato macchinari e auto e distrutto le condotte dell'acqua. Le forti piogge non hanno risparmiato neanche stalle, aziende agricole e terreni coltivati, causando lo slittamento di numerosi pendii.

Il secondo danno in termini d'importanza, costato circa 10-15 milioni di franchi, è stato causato dalle precipitazioni temporalesche del 28 luglio ad Altstätten (SG). Carico di detriti e di legname, il ruscello che attraversa la città ha rotto gli argini inondando case e strade. I pompieri hanno dovuto usare delle pompe per prosciugare le cantine e hanno rimosso detriti e fango da strade e piazze.

Anche le piogge persistenti cadute tra l'11 e il 13 luglio hanno causato inondazioni e frane in diverse località. Nel Cantone di Berna, il più colpito è stato il comune di Köniz. A Thörishaus una donna di 82 anni è affogata nelle acque di un fiume in piena. Una strada che costeggia il Scherligraben è stata sommersa e cancellata dalle acqua per lunghi tratti, mentre a Mittelhäusern il tracciato della S-Bahn è stato dilavato per 50 m.

A causa delle persistenti precipitazioni, a metà novembre il Lago Maggiore e il Lago di Lugano hanno rotto gli argini. Per circa dieci giorni il livello dei due laghi è stato superiore al limite di piena. Tra il 10 e il 16 novembre diversi comuni del Ticino sono stati soggetti a danni importanti. A causa dell'aumento del livello dei due laghi, molte strade che costeggiano le rive si sono trovate sott'acqua, come ad esempio a Locarno.

Superiore alla media è risultato il numero delle vittime causate da slittamenti. La prima è stata registrata a Tiefencastel (GR), dove il 13 agosto un treno della Ferrovia retica è deragliato a causa di una colata detritica di versante.

Il 5 novembre, nel comune di Curio (TI), dopo un periodo di intense piogge, un rustico isolato a circa 150 m dal limite del bosco tra Nerocco e Bombinasco è stato travolto dalle masse di terra di una colata detritica, causando la morte di una donna e di sua figlia. Il 16 novembre una frana a Davesco ha seppellito un edificio di 3 piani, causando quattro feriti e due morti.

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