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«Interferenze russe» al GPS dell'aereo di von der Leyen, com'è stato possibile?

Il Dassault Falcon 900LX con a bordo la presidente della Commissione UE si è imbattuto in forti interferenze dovute a «GPS jamming» – Il Cremlino nega responsabilità
© KEYSTONE (AP Photo/Eduard Vinatoru)
Red. Online
02.09.2025 09:02

Un sospetto attacco di interferenza russa contro Ursula von der Leyen ha disattivato i servizi di navigazione GPS, costringendo l'aereo della presidente della Commissione europea ad atterrare in un aeroporto bulgaro utilizzando mappe cartacee. La notizia è stata data ieri dal Financial Times, che citava tre funzionari informati dell'incidente. Il jet che trasportava von der Leyen a Plovdiv, domenica pomeriggio, è rimasto «privo di ausili elettronici alla navigazione» durante l'avvicinamento all'aeroporto della città, e l'episodio è stato catalogato come «un'operazione di interferenza russa».

Che cosa è successo

«L'intera area aeroportuale è rimasta al buio sul GPS», ha detto uno dei funzionari. Dopo aver sorvolato l'aeroporto per un'ora, il pilota ha deciso di atterrare manualmente utilizzando mappe analogiche (il sistema strumentale Ils). «Era un'interferenza innegabile». Von der Leyen stava volando da Varsavia alla città bulgara di Plovdiv per incontrare il primo ministro del Paese, Rosen Zhelyazkov, e visitare una fabbrica di munizioni. La presidente della Commissione UE è in tour negli Stati di frontiera per discutere gli sforzi volti a rafforzare la preparazione alla difesa del blocco in risposta alla guerra della Russia contro l'Ucraina. Von der Leyen ha lasciato Plovdiv sullo stesso aereo senza incidenti dopo la visita.

Il capo delle forze armate tedesche, Carsten Breuer, ha rivelato che nei mesi scorsi anche il suo aereo era stato colpito da interferenze al sistema GPS «di probabile origine russa». Il generale ha riferito ai media tedeschi di due distinti episodi avvenuti mentre era in volo sul Mar Baltico.

Il Cremlino nega

Il portavoce del presidente russo Dmitri Peskov ha definito errata l'affermazione secondo cui la Russia sarebbe coinvolta. «Le vostre informazioni (sul presunto coinvolgimento della Russia, ndr) sono errate», ha dichiarato al Financial Times il portavoce.

Il ministro dell'Interno bulgaro, Daniel Mitov, si è espresso in un'intervista al canale televisivo pubblico BNT: «Siamo stati immediatamente informati del problema. Il dipartimento per la criminalità informatica del Servizio per la lotta contro la criminalità organizzata (Gdbob) è stato incaricato di verificare se si trattasse di un attacco informatico», ha detto. «Possiamo affermare categoricamente che non è così, non si tratta di un attacco informatico. D'ora in poi, collaboreremo con le altre istituzioni incaricate di svolgere azioni operative per indagare sul problema in questione e arrivare alla verità».

GPS jamming

Secondo quanto riportato dal Financial Times, il jet Dassault Falcon 900LX con a bordo von der Leyen non ha potuto contare sul sistema di navigazione GPS a causa di forti interferenze dovute a GPS jamming. I piloti si sono affidati a mappe in formato digitale caricate su tablet e disponibili in queste situazioni di emergenza. Con GPS jamming – chiarisce Wired – si intende la pratica di interferenza dei segnali satellitari che rendono difficoltosa o impossibile la localizzazione geografica.

Come funziona? Provoca il malfunzionamento dei dispositivi in grado di collegarsi coi segnali satellitari. Gli obiettivi sono i moduli deputati alla ricezione delle comunicazioni GPS, che vengono sovraccaricati e/o confusi da onde radio che occupano le stesse frequenze dei segnali satellitari, creando un rumore molto intenso. Il risultato è l'impossibilità dei dispositivi colpiti di fornire una posizione geografica precisa. Per mettere in atto il disturbo, viene utilizzato un apparecchio noto proprio come jammer che può essere di potenza variabile a seconda delle dimensioni e degli obiettivi.

Pierguido Iezzi, Cybersecurity Director di Maticmind, ha dichiarato che non si tratti di un caso isolato: «Soprattutto nel Baltico e nei Paesi dell’est europeo, queste occorrenze sono quasi quotidianità dal 2022 (con l’inizio della guerra in Ucraina). Si tratta di un gesto che non produce danni fisici, ma manda un segnale politico: la vulnerabilità dei sistemi di navigazione satellitare può essere sfruttata a scopo di pressione o dimostrazione di forza. Una mossa “da manuale” della guerra ibrida». Lo spazio virtuale e quello satellitare diventano campo di battaglia: «La linea tra deterrenza, test e operazioni reali si fa sempre più sottile e la resilienza delle infrastrutture diventa la nuova misura della sovranità».

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