Proteste

Iran: studenti in piazza in diverse città contro il regime

«Voi siete l'Isis in Iran», hanno scandito i dimostranti – Il calciatore Taremi: «La giustizia non si fa con il cappio» – Intanto Copenaghen convoca l'ambasciatore iraniano per denunciare le esecuzioni
© AP/Middle East Images
Ats
08.01.2023 16:22

(Aggiornato alle 17.41)

Numerose persone sono scese in piazza oggi in varie città dell'Iran, da Teheran a Karaj, ma anche a Najafabad e a Bandar Anzali, urlando slogan contro le potenti Guardie rivoluzionarie: «Voi siete l'Isis in Iran», hanno scandito i dimostranti.

Gli attivisti del gruppo 1500Tasvir hanno pubblicato diversi video dove si vedono alcuni studenti di diverse università di Teheran e di altre città che cantano slogan antigovernativi e danno il loro sostegno alle proteste. «Giuriamo sul sangue dei nostri amici che resisteremo fino alla fine», hanno urlato i dimostranti chiedendo il rilascio dei loro compagni. Nella maggior parte delle università i manifestanti sono stati accolti dalle guardie universitarie in borghese che li hanno attaccati.

I video mostrano anche giovani che installano striscioni per rendere omaggio ai 176 passeggeri e membri dell'equipaggio uccisi quando il loro aereo fu «erroneamente» abbattuto dalle Guardie Rivoluzionarie vicino a Teheran l'8 gennaio 2020. Ma anche cartelli che ricordano le ultime due impiccagioni avvenute ieri e legate alle proteste. In alcune città, Kermanshah, Saghez e Abdanan i negozianti hanno scioperato.

Taremi: «La giustizia non si fa con il cappio»

Dura presa di posizione del bomber della nazionale di calcio iraniana Mehdi Taremi, che ha condannato le ultime due esecuzioni legate alle proteste nel suo paese, quella di Mohammad Mahdi Karmi e di Mohammad Hosseini:

«Basta, finitela», ha scritto su Twitter il 30.enne, affermando che «la giustizia non si fa con il cappio». Lo riporta Bbc Persian. «Quale società troverà pace con lo spargimento quotidiano di sangue e le esecuzioni?» si è infine chiesto il calciatore.

Copenaghen convoca l'ambasciatore iraniano

La Danimarca convocherà domani l'ambasciatore iraniano a Copenaghen per esprimere la sua «indignazione» per l'esecuzione di due uomini in relazione alle proteste scatenate dalla morte in custodia di Mahsa Amini. Lo ha annunciato oggi il capo della diplomazia danese.

«Convochiamo l'ambasciatore iraniano a un incontro per inviargli il segnale più forte possibile e immaginabile che gli abusi commessi contro il suo popolo suscitano la nostra indignazione», ha detto il ministro degli esteri, Lars Lokke Rasmussen, all'agenzia di stampa locale Ritzau. Il ministero ha precisato alla Afp che l'incontro si terrà lunedì.

In questo articolo: