Isis: nuove minacce

IL CAIRO - L'Isis minaccia i Paesi della coalizione voluta da Obama "e annuncia la guerra contro l'Europa e i cristiani in Siria". I proclami dello Stato islamico sono stati resi noti in due video pubblicati su Youtube e rilanciati dai media egiziani. Si fa appello ai combattenti perché si preparino e indossino le cinture esplosive.In un primo video, pubblicato due giorni fa, e la cui autenticità non è verificabile, si afferma che "lo Stato islamico resisterà nonostante i vostri complotti, le armi che preparate e le munizioni che avete immagazzinato". Poi l'appello ai "combattenti": "Individuate i vostri obiettivi, preparate le autobomba, le cariche e le cinture esplosive per colpire duramente e uccidere (fracassare le teste, ndr)". La sequenza mostra immagini di Barack Obama, del re saudita Abdullah, del premier britannico David Cameron, del segretario di Stato Usa, John Kerry - oggi in visita proprio al Cairo - e di una riunione che si afferma essere quella di Gedda di tre giorni fa.Un altro video, che però al momento risulta offline, profetizza la "guerra contro l'Europa e i cristiani in terra di Siria". In questo caso, una bandiera di al Qaida avvolge quelle di Israele, Usa, Gran Bretagna, Arabia Saudita e Germania. Infine, al Arabiya rilancia altre minacce, questa volta provenienti da un presunto account dell'Isis su Twitter, dirette all'Egitto: "Preparatevi a una sorpresa presto", è il messaggio, abbinato a un appello all'unità d'azione tra Fratelli musulmani egiziani e lo Stato islamico.
Il segretario di Stato USA John Kerry, come detto, è arrivato al Cairo per una visita lampo. Il responsabile della politica estera USA incontrerà il presidente Abdel Fattah al Sisi, il ministro Sameh Shoukry e il segretario generale della Lega Araba, Nabil al Arabi. Al centro dei colloqui, l'Iraq, la Siria, la Libia e la situazione a Gaza."Abbiamo fornito all'Egitto 8 elicotteri per contribuire alla lotta all'Isis, in tutta la regione" ha detto il segretario di Stato, aggiungendo che "il diavolo non conosce frontiere". Il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry ha aggiunto che bisogna combattere l'Isis "soprattutto in Iraq e Libia". "Non c'è posto per l'Isis nel mondo moderno, e per sconfiggere lo Stato islamico serve una coalizione internazionale solida", ha affermato Kerry. L'Egitto "è sulla linea del fronte nella lotta al terrorismo, in particolare in Sinai", ha aggiunto.