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«Israele pianificava l'attacco all'Iran dal 2010 con infiltrati»

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Red. Online
28.06.2025 16:50

Israele iniziò a preparare il suo attacco all'Iran già nel 2010, sulla base di informazioni di intelligence che davano conto di un'accelerazione del programma nucleare e di armamenti di Teheran. Lo riporta il Times, sulla base di documenti che lo Stato ebraico ha condiviso con Stati Uniti e Gran Bretagna.

Secondo questa ricostruzione, gli 007 israeliani si sono infiltrati nel cuore dei programmi missilistici e nucleari iraniani per condurre anni di raccolta di informazioni e accertare che l'infrastruttura di produzione di armi di Teheran fosse molto più estesa di quanto si pensasse. Tra le altre cose, è stata accertata la produzione di centrifughe, strumenti utilizzati per arricchire l'uranio, in tre siti a Teheran e Isfahan.

In particolare, il Mossad ha utilizzato spie sul campo per mappare la struttura dell'impianto di Natanz, identificando edifici in superficie e sotterranei che includevano tubature, alimentazione e solidificazione dell'uranio.

Oltre a Natanz, gli israeliani si sono infiltrati nella struttura di Isfahan, nei siti di calcolo e nei laboratori di Nur e Mogdeh, nel sito militare di Shariati e nel grande hangar di Shahid Meisami, dove venivano prodotti gli esplosivi al plastico utilizzati per testare le armi nucleari, oltre ad altri materiali e prodotti chimici avanzati.

I documenti visionati dal Times indicano anche l'infiltrazione nel quartier generale del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Iraniane, attaccato negli ultimi giorni della guerra, e in siti nucleari come quello di Sanjarian, che sviluppava - secondo Israele - componenti finalizzati alla creazione di armi nucleari.

Inoltre l'Iran mirava a produrre decine di missili terra-terra a lungo raggio al mese, con un obiettivo dichiarato di avere una scorta di 8.000 missili. Gli esperti stimano che l'Iran abbia iniziato la guerra dei 12 giorni con circa 2.000-2.500 missili balistici.

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