Israele, polemiche per le parole del rabbino sefardita sulla leva

Stanno suscitando dure polemiche in Israele le parole del rabbino capo sefardita Yitzhak Yosef secondo cui se il governo mette fine all'esenzione dalla leva per i giovani ortodossi, questi in massa «andranno all'estero».
«Se ci forzate ad andare sotto le armi - ha detto il rabbino durante un lettura religiosa per shabbat -, ce ne andremo all'estero». Yosef è figlio di Ovadia, defunto rabbino capo sefardita e leader spirituale del partito religioso Shas che fa parte della coalizione di governo del premier Benjamin Netanyahu.
«Tutti questi laici - ha aggiunto Yosef - non capiscono che senza gli studi e le scuole religiose, l'esercito non avrebbe successo. I soldati hanno successo solo grazie a chi studia la Torah». Il leader dell'opposizione centrista Yair Lapid ha ribattuto che «se gli ortodossi andranno all'estero, scopriranno che lì gli altri ortodossi lavorano per vivere e che nessuno li finanzia». Secondo recenti dati dell'esercito, nel 2023 sono stati esentanti dalla leva circa 66mila giovani ortodossi: un record assoluto. «Con questi numeri - ha aggiunto Lapid - l'esercito avrebbe avuto 105 nuovi battaglioni che servono alla sicurezza di Israele».