Jean-Marie Le Pen condannato per frasi anti-Rom

PARIGI - L'ex leader e fondatore del Front National, Jean-Marie Le Pen, 88 anni, è stato condannato a pagare una multa di 5.000 euro per le sue parole offensive nei confronti dei Rom. In particolare, il tribunale di Aix-en-Provence ha confermato oggi in appello la condanna per ingiuria nei riguardi di un gruppo di persone, a causa della loro appartenenza etnica. L'accusa aveva richiesto due mesi di prigione con la condizionale.
Il 22 settembre 2013, durante 'l'università estiva' del FN, Le Pen, aveva sparato a zero sugli immigrati. All'incontro, era presente anche la figlia Marine, ormai candidata del partito nella corsa all'Eliseo di primavera.
Riferendosi ai Rom, Le Pen aveva suscitato risate e applausi nella platea di militanti con la frase: "Nous, nous sommes comme les oiseaux, nous volons naturellement" (''Noi, siamo come gli uccelli, voliamo naturalmente''). Un gioco di parole che non funziona in italiano, ma che in francese si basa sul fatto che la parola 'volons' significa sia 'volare' sia 'rubare'. Risultato: "Noi siamo come gli uccelli, rubiamo naturalmente...". Per la giustizia francese, come anche per le associazioni antirazziste, si tratta indubbiamente di un'ingiuria xenofoba. Mentre l'avvocato di Le Pen lo ha difeso dicendo che si trattava di una semplice battuta.
Il fondatore del FN è già stato condannato più volte per le sue derive verbali, dalle camere a gas naziste definite come ''un dettaglio della storia della Seconda guerra mondiale'' (1987), fino all'''ineguaglianza delle razze'' (1996), o all'occupazione tedesca ''non particolarmente inumana''.