Il personaggio

Jesse Virtanen, topscorer stacanovista: «Più gioco, più mi diverto»

A colloquio con il difensore dell'Ambrì Piotta, miglior marcatore della squadra leventinese
Jesse Virtanen, casco giallo dell'Ambrì Piotta. © Keystone/Samuel Golay
Flavio Viglezio
09.10.2024 06:00

È probabilmente il miglior difensore del campionato, Jesse Virtanen. Solidissimo dietro, il finlandese dell’Ambrì Piotta ha già messo a segno 3 reti e fornito 7 assist. I biancoblù sono riusciti ad assicurarselo fino al termine della stagione 2027-2028: «Qui sto bene, a 33 anni ho un ruolo importante e tanti minuti di ghiaccio. E il club ha imboccato la strada giusta».

Dominik Kubalik? No. Philippe Maillet? Nemmeno. L’ottimo Manix Landry? Macché. Dopo otto partite, e alla vigilia della sfida con il Kloten, è Jesse Virtanen il topscorer dell’Ambrì Piotta. Il difensore finlandese – giocatore più utilizzato del campionato, con 24’26’’ di tempo di ghiaccio a partita – anche quest’anno sta prendendo per mano la squadra leventinese. Un Ambrì Piotta che – caso forse più unico che raro – è già andato sei volte oltre il sessantesimo minuto. Imponendosi in cinque occasioni. «Ci sono tanti aspetti – afferma Virtanen – che spiegano perché abbiamo disputato così tanti overtime. In un paio di occasioni non siamo riusciti a chiudere la partita, mentre un paio di volte – come in casa con il Ginevra – abbiamo permesso ai nostri avversari di pareggiare nelle fasi conclusive dei tempi regolamentari. Stiamo però assistendo ad un campionato estremamente equilibrato, con incontri tirati fino alla fine. Possiamo crescere e migliorare, ma siamo sicuramente sulla buona strada e gli aspetti positivi superano quelli negativi. Non ci diamo mai per vinti e cerchiamo sempre il successo: contro il Servette siamo stati raggiunti a cinque secondi dalla terza sirena, ma abbiamo trovato la forza di andare a prenderci i due punti al supplementare». Questo Ambrì Piotta si sta insomma dimostrando solido da punto di vista mentale: «Sì, mi piace il fatto che siamo sempre entrati nell’overtime con lo spirito giusto. E la scorsa settimana, contro Ginevra e Davos, abbiamo probabilmente disputato le due migliori partite di questa stagione. Possiamo costruire qualcosa di concreto da queste due prestazioni».

Due partite terminate appunto al supplementare. Una situazione che diverte Virtanen: «Mi piace giocare l’overtime e approfittare dei tanti spazi che ci sono in pista in tre contro tre. Succedono sempre un sacco di cose in situazioni come questa. È chiaro, mi piacerebbe vincere più partite prima del sessantesimo, ma paradossalmente un successo al supplementare regala quasi maggiori emozioni. Insomma, non ho proprio nulla contro gli overtime (ride, NdR)».

Famiglia e tanto ghiaccio

Ne potrà giocare ancora tanti in maglia biancoblù, Virtanen. A fine luglio l’Ambrì Piotta comunicava di aver prolungato il contratto con il finnico fino al termine della stagione 2027-2028. Un colpaccio, in altre parole: «Ormai ho già 33 anni e qui mi permettono ancora di giocare tanto (ride di gusto, NdR). Battute a parte, la mia famiglia qui in Ticino si trova davvero molto bene e questo ai miei occhi è un fattore fondamentale. Ritengo poi che il club abbia imboccato la strada giusta: da quando sono arrivato in Leventina, c’è stata una crescita costante a tutti i livelli. Inoltre mi piace molto trascorrere tanti minuti sul ghiaccio, giocare in tutte le situazioni e in power-play in particolare: è ciò che desidera ogni giocatore. Alla fine prolungare il mio contratto con l’Ambrì Piotta è stata una decisione piuttosto semplice. Già in Svezia ero abituato ad accumulare tanti minuti in pista: è una cosa che mi piace parecchio, in questo modo sento che posso sfruttare al meglio le mie caratteristiche. Mi diverto, insomma».

Illustre dimenticato

Non è raro vedere i finlandesi del campionato svizzero raggiungere la loro nazionale, durante le pause dedicate ai tornei internazionali. A sorpresa Virtanen – che in carriera ha disputato 24 incontri con la Finlandia – non indossa la maglia del suo Paese dall’ormai lontano 2019: «L’ultima volta che fui chiamato dalla nazionale dovetti rinunciare a causa di un piccolo infortunio. In seguito la Finlandia non mi ha più cercato. Non ci penso molto, a dire il vero: se un giorno il selezionatore dovesse convocarmi, sarei felice di tornare in Nazionale. Se ciò non avverrà, non ci perderò il sonno: la mia priorità è fare bene con l’Ambrì Piotta, per tutto il resto vedremo ciò che succederà».

La testa agli aviatori

Il popolo biancoblù ha già la testa al primo derby stagionale, in programma venerdì alla Gottardo Arena. Non potrebbe essere altrimenti. Virtanen e l’Ambrì Piotta non pensano invece ancora alla sfida con i bianconeri: «Siamo tutti concentrati sulla partita con il Kloten: siamo professionisti e sappiamo che non possiamo permetterci di pensare già adesso al derby. Certo, venerdì andrà in scena una grande partita con il Lugano, ma vogliamo andare a conquistare i tre punti sulla pista degli aviatori. Sono un avversario tosto e per riuscire a spuntarla dovremo essere al top, anche e soprattutto mentalmente. Ai bianconeri inizieremo a pensare sul bus, di ritorno da Zurigo».

Il derby? Divertente

Come per la nazionale finlandese, anche il derby con il Lugano non agita più di quel tanto i sonni del 33.enne di Rauma: «Di sicuro un ragazzo cresciuto in Ticino vive il derby in maniera diversa rispetto a me. Ed è normale che sia così. Mi piace affrontare il Lugano, il derby è sempre una partita bella da giocare. I tifosi adorano le sfide con i bianconeri, l’atmosfera in pista è fantastica. Devo essere sincero: per me non è così speciale come per alcuni miei compagni, ma il derby rimane comunque un incontro più divertente da disputare rispetto alle altre partite di campionato».

Nessun trucco

Contro il Ginevra si è sbloccato Dominik Kubalik, Inti Pestoni ha trovato la sua prima rete stagionale e André Heim è andato a bersaglio per la seconda partita di fila. Le premesse per continuare a fare bene ci sono tutte: «Stiamo facendo passi avanti stagione dopo stagione. Siamo partiti bene, ci sono delle buone basi sulle quali costruire il prosieguo del campionato. Come ho già avuto modo di dire, possiamo e dobbiamo crescere e migliorare. Ma non esistono trucchetti magici: la ricetta per avere successo è il lavoro quotidiano. Le partite disputate fino ad oggi dicono che abbiamo imboccato la strada giusta: sappiamo che abbiamo i mezzi battere ogni squadra, in questa Lega». Il Kloten è avvisato. Anche il Lugano.

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