Johnson sotto accusa per le modifiche al codice dei ministri

Non finiscono i problemi per il premier britannico Boris Johnson: è stato accusato dalle opposizioni per aver modificato il codice di comportamento ministeriale con lo scopo di salvarsi dalle possibili conseguenze della nuova inchiesta riguardante il Partygate condotta dal Privileges Committee, commissione parlamentare che sorveglia gli standard di comportamento in aula.
Inchiesta che era stata decisa lo scorso mese per accertare se il primo ministro abbia «fuorviato» la Camera dei Comuni nelle sue dichiarazioni sullo scandalo delle feste illegali a Downing Street.
La modifica introdotta al regolamento interno prevede sanzioni meno gravi per i ministri finiti sotto inchiesta, che non sempre saranno costretti a lasciare il loro incarico ma potranno invece, a fronte di certe violazioni considerate «minori», scusarsi o perdere temporaneamente il proprio stipendio.
I laburisti hanno accusato il primo ministro conservatore di voler «abbassare» gli standard all'interno delle istituzioni, oltre che volersi salvare dalla nuova inchiesta sul Partygate.