Animazione

Karaoke e mini concerti: la Città è più permissiva

Aumentano da due a quattro gli eventi musicali concessi dal Municipio ogni mese negli esercizi pubblici, in particolare quelli di piazza Grande - La condizione è che bar e ristoranti vicini diano il loro accordo - Per l’autorizzazione è sufficiente una richiesta inviata per posta elettronica
La maggior parte delle richieste proviene dai locali presenti nel «salotto buono» locarnese.
Spartaco De Bernardi
09.05.2025 06:00

Rispondere in modo efficace alle esigenze dei titolari degli esercizi pubblici e rafforzare l’immagine di Locarno quale città dinamica, accogliente e ben organizzata. Persegue questo duplice obiettivo l’apertura di Palazzo Marcacci verso l’organizzazione di serate dedicate al karaoke o a mini concerti sia dal vivo sia con Dj nei ristoranti e bar, in particolare quelli del «salotto buono» in piazza Grande. Se in passato era possibile organizzare unicamente dodici eventi musicali all’anno, nel 2015 vi è stato un primo allentamento con l’autorizzazione ad un massimo di due mini concerti al mese.

L’Esecutivo ritiene che l’attuale sistema rafforzi l’immagine di una Locarno dinamica e accogliente

Da qualche tempo a questa parte è stata introdotta una nuova regolamentazione secondo la quale bar e ristoranti possono offrire alla loro clientela fino a quattro serate in musica al mese. Ciò a patto che gli esercizi pubblici contigui diano il loro accordo. Della nuova prassi, in vigore dalla scorsa estate, hanno già approfittato diversi esercenti.

«Ad oggi non sono giunte alla Polizia comunale lamentele o richieste di introduzione di nuove regole», rileva il Municipio cittadino nella risposta all’interrogazione con la quale i consiglieri comunali de Il Centro Giuseppe Abbatiello e Simone Beltrame, nonché il loro collega liberale radicale Simone Merlini chiedevano se non fosse possibile adottare una procedura più snella per l’organizzazione di tali eventi.

Procedura rapida e semplice

L’asserita lentezza e complessità della procedura di autorizzazione evidenziata dai firmatari dell’interrogazione è rimandata al mittente dall’Esecutivo cittadino. «Il rilascio delle autorizzazioni per piccoli eventi musicali avviene in maniera rapida e semplice da parte della Polizia comunale, una volta ricevuta la richiesta completa degli esercenti», si legge nella risposta ai quesiti posti da Abbatiello, Merlini e Beltrame. Addirittura la richiesta di autorizzazione può essere inoltrata semplicemente con un messaggio di posta elettronica. Richiesta di autorizzazione che è comunque sempre obbligatoria.

«Una semplice procedura di notifica non consentirebbe alla Polizia comunale di verificare che le condizioni legali siano date e di attuare un efficace controllo delle potenziali situazioni di conflitto fra eventi musicali, in particolare nel comparto di piazza Grande, area da dove proviene il maggior numero di tali richieste», scrive ancora il Municipio guidato dal sindaco Nicola Pini, aggiungendo che: «Ulteriori facilitazioni non sembrano al momento necessarie e potrebbero al contrario mettere a rischio il rispetto delle disposizioni di legge, soprattutto per quanto riguarda gli articoli 9 e 10 dell’Ordinanza municipale concernente la repressione dei rumori molesti».

Questi due articoli stabiliscono che gli esercizi pubblici, le sale d’intrattenimento, i cinema, i teatri e i loro utenti non devono disturbare gli inquilini all’interno degli stabili e il vicinato. Inoltre, gli apparecchi per la riproduzione e amplificazione del suono possono essere usati soltanto all’interno degli edifici e entro i limiti normali e tali da non disturbare i coinquilini o il vicinato; delle deroghe possono essere concesse dal Municipio dietro domanda scritta e motivata; in ogni caso dopo le 23 i suoni devono essere ridotti in modo tale da non arrecare disturbo a terzi.

Regole a tutela del decoro

Ribadendo di non ritenere necessaria l’introduzione di ulteriori norme per disciplinare l’organizzazione di eventi musicali di piccolo cabotaggio negli esercizi pubblici cittadini, Palazzo Marcacci rileva infine che «il mantenimento della prassi attuale ha inoltre il pregio di consentire alla Città di assicurare un certo controllo, a tutela del decoro e dell’immagine della Città, in particolare in piazza Grande e Città Vecchia, dove vi è un’alta concentrazione di esercizi pubblici. Tale possibilità risulta ancor più importante durante gli eventi».