Kiev si risveglia tra allarmi e bombardamenti

Sono passati quasi due anni dall'inizio della guerra in Ucraina, o meglio dall'offensiva militare iniziata dalle Forze armate della Federazione Russa il 24 febbraio 2022, che ha segnato una brusca escalation del conflitto russo-ucraino in corso dal 2014. Eppure oggi è come se fosse il primo giorno. Almeno dieci potenti esplosioni hanno infatti scosso il centro di Kiev all'alba, dopo che l'aeronautica militare ucraina aveva avvertito che diversi missili russi erano diretti sulla capitale. Forti esplosioni hanno fatto tremare i palazzi a Kiev e la corrente elettrica è saltata in diverse zone della città, ha fatto sapere il sindaco Vitali Klitschko. Ci sono almeno 16 feriti.
Colpita anche la regione orientale di Kharkiv, ha riferito il governatore Oleg Sinegubov, in particolare alcune aree residenziali. Stando al governatore, una persona è rimasta uccisa e altre 22 sono state ferite. Il sindaco della città, Ihor Terekhov, ha scritto su Telegram che la città «è sotto un massiccio attacco missilistico. È molto pericoloso lasciare i rifugi».
«Kiev, restate nei rifugi – ha annunciato l'aeronautica su Telegram –. Molti missili Kinzhal si dirigono nella vostra direzione».
Il ritorno del «pugnale» russo
L'aviazione ha registrato 16 bombardieri strategici russi Tu-95MS in volo. L'esercito ucraino ha lanciato stanotte un allarme antiaereo a livello nazionale, avvertendo della minaccia di attacchi missilistici da parte dei cacciabombardieri russi. «Pericolo missilistico nelle aree in cui è attiva l'allerta aerea. Minaccia di lancio di missili da crociera da aerei Tu-95MS. Un totale di 16 bombardieri strategici è in volo».
Secondo l'Aeronautica militare ucraina, l'esercito russo sta lanciando missili Kinzhal («pugnale» in russo). Il missile ipersonico era stato utilizzato per la prima volta nel conflitto ucraino nel mese di marzo, per distruggere un deposito di munizioni sotterraneo nell'ovest del Paese. È in grado di raggiungere velocità elevate e di evitare così la contraerea avversaria. I missili ipersonici, più veloci dei supersonici perché in grado di superare di almeno cinque volte la velocità del suono – Mach 5 –, rappresentano una delle aree di maggior sviluppo dell'industria bellica. Sono, infatti, manovrabili e precisi come i missili da crociera, ma dotati della velocità e della grande capacità distruttiva dei missili balistici.
Lo scorso marzo il New York Times, parlando del «pugnale» russo, segnalava la capacità dei Kinzhal di volare autonomamente anche per 2.000 chilometri, di norma trasportati da caccia e da bombardieri strategici per accelerare l’azione dell’attacco e risparmiare carburante da sfruttare in velocità. I missili Kh-47M2 Kinzhal possono trasportare mezza tonnellata di esplosivo o, potenzialmente, una testata nucleare tra 100 e 500 kilotoni.
Il 19 marzo 2022 missili Kinzhal hanno raso al suolo un deposito di rifornimenti militari occidentali per i soldati ucraini situato a Delyatyn, nell’Oblast di Ivano-Frankivsk, non lontano dal confine polacco. Allora, il colonnello Yuriy Ihnat, portavoce dell’aeronautica militare ucraina, aveva sottolineato che Kiev non disponeva di armamenti in grado di abbatterli.
Vladimir Putin lo aveva definito un'«arma ideale» quando, nel marzo del 2018, ne aveva parlato per la prima volta in pubblico, proprio perché la sua velocità consente di sfidare la maggior parte dei sistemi di difesa aerea.