La blogger che sfida Ahmadinejad

A colloquio con Farnaz Seifi, iraniana esiliata in Europa per le sue idee
Natascha Fioretti
10.12.2012 05:04

Farnaz Seifi, nata a Teheran, dal 2007 vive in esilio forzato lontana dal suo paese e dalla sua famiglia. Attivista per i diritti umani e femminili, blogger intraprendente che aggira la censura del Governo in difesa della libertà di espressione e di informazione, fondatrice della prima rivista femminile online in Iran, Seifi è stata ritenuta troppo scomoda e audace per poter continuare a vivere nel suo Paese. Cosi la giovane blogger ha dovuto lasciare la sua città, le sue montagne che ogni mattina ammirava dalla finestra di casa e iniziare una nuova vita altrove. Oggi vive a Bonn ed è un?affermata giornalista dell?emittente radiotelevisiva Deutsche Welle in lingua persiana. Ma non ha dimenticato la sua gente, non ha abbandonato la sua battaglia per i diritti umani e per la libertà di espressione in Iran. Continua ad avere un blog, anche se scrive sotto pseudonimo, e come giornalista cerca di portare l?attenzione sui temi per lei cruciali del suo paese. L?abbiamo incontrata a Lugano dove oggi parteciparà a "Forbidden Voices: Donne blogger in prima linea" un incontro organizzato da Amnesty International in collaborazione con l?Osservatorio europeo di giornalismo in occasione della giornata mondiale dei diritti umani.

Lei è la fondatrice del primo magazine online femminile in Iran.

"Si, la rivista "Zanestan" che significa "La città delle donne" è stato il primo magazine femminile in Iran. Lo scopo più importante era quello di coprire qualsiasi questione importante relativa alla condizione delle donne e dei loro diritti. Il magazine ha avuto successo, ma la magistratura iraniana ha emesso un mandato per filtrarlo e sabotarlo diffidando tutti i provider dal darci l?host e il dominio sui quali appoggiare Zanestan".

Che cosa significa essere donna in Iran oggi?

"Per rendere l?idea in poche parole, essere donna in Iran oggi significa portare avanti una battaglia quotidiana. Devi affermarti ogni giorno e ogni giorno lottare per i tuoi diritti fondamentali dal momento in cui ti alzi al mattino ed esci di casa. Il Governo attuale e il parlamento hanno una visione arretrata sulle donne e sul loro ruolo nella società. Secondo loro l?aspirazione principale per una donna nella vita deve essere il matrimonio, fare figli e prendersi cura della famiglia per tutta la vita".

 

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